L'ultima ora, generazione senza futuro

In sala il 4 luglio thriller adolescenziale di Sebastien Marnier

ROMA


(ANSA) - ROMA, 25 GIU - Incipit sulfureo per un film in cui si parla di un mondo malato, alla deriva, un mondo "del declino e degli addii", così lo definisce uno dei giovani protagonisti de L'ultima ora, thriller psicologico e politico di Sebastien Marnier. Presentato a Venezia fuori concorso, il film, in sala il 4 luglio con Teodora, mette in campo il lato oscuro di una generazione ammantata sia dallo spirito dei Fridays for Future, quello di Greta Thunberg, che da derive elitarie e suicidarie, insomma una generazione senza futuro.

Inizio agghiacciante. In una scuola superiore, un professore apre lentamente la finestra della sua classe piena di studenti e si getta nel vuoto.

L'ultima ora, tratto dal romanzo omonimo di Christophe Dufosse, pubblicato in Italia da Einaudi e con nel cast Emmanuelle Bercot e Luàna Bajrami, spiega il regista: "avrei voluto fosse il mio primo film, ma sono felice di averlo girato solo molti anni piùtardi, quando la situazione politica e ambientale in tutto il mondo si èfatta più preoccupante".













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Dal corteo alle celebrazioni: ecco le foto. La giornata si è articolata in diversi momenti partendo dal palazzo municipale, quindi in via dei Vanga, a Parco Rosegger - via Marconi, al cimitero civile d'Oltrisarco e cimitero ebraico, in via Volta, via Siemens, passaggio della Memoria (via Resia), con l'intervento delle autorità. Quindi piazza IV Novembre e piazza Adriano (foto DLife)

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