Magari di Ginevra Elkann, Rai Cinema va su RaiPlay

Con Scamarcio e Rohrwacher, "ma non racconto la mia famiglia"

ROMA


(ANSA) - ROMA, 20 MAG - Una piccola rivoluzione, causa Covid, che inizia con 'Magari' di Ginevra Elkann, il primo dei film di Rai Cinema che, saltando la sala, sarà in esclusiva su RaiPlay dal 21 maggio. Seguiranno quattro nuovi titoli originariamente destinati alle sale ed altri quattro che andranno direttamente sulla piattaforma dopo essere passati nei cinema. Si parte appunto con 'Magari', già a Locarno e Torino, in cui la regista racconta la sua infanzia o almeno ne è fortemente ispirata. Nipote di Gianni Agnelli, figlia di Margherita Agnelli e di Alain Elkann, sorella di John e Lapo, Ginevra non a caso mette su una storia di tre fratelli, Alma, Jean e Sebastiano che da Parigi, città dove vivono in un agiato ambiente alto borghese con la madre di fede russo-ortodossa, Charlotte (Celine Sallette), si ritrovano per un breve periodo in un ambiente opposto. Ovvero tra le braccia di Carlo (Riccardo Scamarcio) , padre italiano, abbastanza immaturo, completamente al verde e totalmente imperfetto e comunque più interessato alla sceneggiatrice Benedetta (Alba Rohrwacher) che a loro. "Con Clara Barzini con cui ho scritto il film - spiega oggi Ginevra Elkann - volevo tornare agli anni Ottanta, entrare nei miei ricordi, ma non posso dire che 'Magari' sia un film sulla mia famiglia, piuttosto su un'idea di famiglia, come mi ha detto anche giustamente Scamarcio mentre giravamo". "Certo - aggiunge la produttrice Elkann, al suo esordio dietro la macchina da presa - c'è uno spunto autobiografico che però ha preso una sua strada. Volevo solo parlare di emozioni e di piccole cose dell'infanzia attraverso gli occhi di una bambina che ha una sua idea di felicità e di famiglia".

A 'Magari' seguirà dal 28 maggio 'Bar Giuseppe' di Giulio Base; 'La rivincita' di Leo Muscato dal 4 giugno e 'Abbi fede' di Giorgio Pasotti. I quattro titoli che andranno invece direct to play sono: 'Lontano lontano' di Gianni Di Gregorio, 'Otzi il mistero del tempo' di Gabriele Pignotta, 'Dafne' di Federico Bondi e 'Un giorno all'improvviso' di Ciro Emilio. (ANSA).













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