Migranti feriti,alcuni ancora sotto choc

Mohammad mostra cicatrici.Aymere, prego per Traini ma giustizia

MACERATA


(ANSA) - MACERATA, 9 MAG - Sono ancora seguiti dagli psicologi alcuni dei migranti feriti da Luca Traini nella sparatoria del 3 febbraio a Macerata. Mohammad Toure fa fatica a parlare, ma si tira su la camicia e fa vedere le cicatrici delle ferite vicino al fegato. Trema la voce Makan Djabi, 23 anni, del Mali: "il 'pistolero' è tornato indietro tre volte: non mi ha preso, sono corso via. Toure diceva 'sono dei petardi'. Io invece 'sono spari, ci stanno sparando'". Erano in via dei Velini quando Traini ha cominciato a sparare: Djabi non è rimasto ferito, mentre è stato colpito vicino all'orecchio mentre si trovava ai Giardini Diaz Aymere Innocent, 28 anni, pastore evangelico nigeriano, forse il primo ad essere colpito nel raid in giro per la città. Ma oggi di Traini dice "bisogna pregare perché dio tocchi il suo cuore". Per "sono qui chiedere giustizia" aggiunge. Tutti e tre si sono costituiti parte civile, con gli altri migranti coinvolti. La Corte d'Assise ha invece escluso il Pd nazionale (ammesso il Pd locale) e l'Acsim.













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità