Pompei e Santorini testimoni di eternità

Dall'11/10 arte e storia di scena alle Scuderie del Quirinale

ROMA


(ANSA) - ROMA, 10 OTT - Enorme eppure così fragile con quel suo corpaccione possente riverso in terra, il calco del cavallo pompeiano ritrovato qualche mese fa a pochi passi del parco archeologico è il primo biglietto da visita della grande mostra che fino al 6 gennaio 2020 racconta alle Scuderie del Quirinale le tante tragiche somiglianze tra due civiltà, la nostra Pompei e la greca Akrotiri, cancellate e nello stesso tempo consegnate all'eternità dalla furia di fuoco e cenere di un vulcano.

Dramma e meraviglia, fascino e terrore, storie di uomini e insieme di pensieri, che nei secoli non hanno mai smesso di intrigare, spaventare, spingere alla riflessione. E anche ispirare l'arte, dalle atmosfere tenebrose dei paesaggi di William Turner al Vesuvio pop di Andy Warhol, dal Leopardi della Ginestra alla Recherche di Proust, dalle sculture di Alviero Martini all'esplosione dei colori di Guttuso o al nero senza appello di Damien Hirst.













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