Said, 'ho ucciso Leo perché era felice'

Giovane confessa, 'volevo uccidere un ragazzo come me'

TORINO


(ANSA) - TORINO, 1 APR - "Ho scelto di uccidere questo giovane perché si presentava con aria felice. E io non sopportavo la sua felicità". E' una delle spiegazioni fornite da Said Machaouat, il 27enne reo confesso dell'omicidio di Stefano Leo. A riferire la frase è il procuratore vicario di Torino, Paolo Borgna. "Il movente che ci viene raccontato fa venire freddo alla schiena", sottolinea il magistrato, che ha fatto il punto sulle indagini dei carabinieri, coordinate dai pm Ciro Santoriello e Enzo Bucarelli.

"Volevo ammazzare un ragazzo come me - ha detto ancora il giovane nel corso della lunga confessione rilasciata agli inquirenti - togliergli tutte le promesse, i figli, toglierlo ad amici e parenti".

Nato in Marocco nel 1992, Machaouat era arrivato in Italia da bimbo. Nel 2015 si era separato dalla moglie ed era stato seguito dagli assistenti sociali. Aveva un precedente per maltrattamenti in famiglia. Dopo aver perso il lavoro, negli ultimi mesi aveva vissuto a Ibiza e in Marocco, per poi tornare a Torino.













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