Tim Cook, tecnologia può fare male

Dati diventati armi, rischio sorveglianza

BRUXELLES


(ANSA) - BRUXELLES, 24 OTT - La tecnologia può fare progredire la società "ma allo stesso tempo può fare danni anziché aiutare", e oggi si vede come "può in verità ingrandire le peggiori tendenze umane" o "rendere più profonde le divisioni" sino a "minare il discernimento tra quello che è vero e quello che non lo è". È il monito lanciato dall'ad di Apple Tim Cook alla conferenza Ue sulla privacy, sottolineando che di per sé la tecnologia è neutra, "non vuole fare cose buone, non fa niente in realtà", ma il suo uso, "dipende da noi". Cook ha poi aggiunto che l'uso dei dati personali degli utenti internet è stato "reso un'arma con efficienza militare" dove tutto, "dalle nostre speranze alle nostre paure" è stato assemblato in "profili digitali" dove "le società digitali ci conoscono meglio di noi stessi", arrivando a mostrarci solo le cose che ci interessano sino a "punti di vista ormai limitati anche nelle notizie". "Questa è sorveglianza" ha detto, aggiungendo che invece la Mela "ha sempre avuto la privacy nel suo sangue".













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