Tornatore, ecco gli 8 noir che amo

Il regista, è il genere che mi appassiona fin da ragazzo

ROMA


(ANSA) - ROMA, 25 OTT - Un rapporto intenso, nato da adolescente quando faceva il proiezionista a Bagheria e proseguito negli anni inseguendo la sua passione cinematografica, cinefila prima che professionale quello di Giuseppe Tornatore e il noir, un genere popolare, "tra i più amati ancora oggi" ma non considerato fino alla "riscoperta della Nouvelle Vague degli anni '60". Il regista siciliano ha raccontato il suo amore per il cinema di tensione alla Festa del cinema, scegliendo otto titoli tra i più amati in uno degli Incontri Ravvicinati di questa edizione, guidati dal direttore Antonio Monda. Otto film, di cui uno solo francese e uno solo a colori: La fiamma del peccato (1944) di Billy Wilder, La donna del ritratto (1944) di Fritz Lang, Lo specchio scuro (1946) di Robert Siodmak, Crime and Punishment - Ho peccato (1935) di Josef von Sternberg, Le catene della colpa (1947) di Jacques Tourneur, Detour (1945) di Edgar G. Ulmer, il francese Le Trou Il buco (1960) e Il delitto perfetto (1954) di Alfred Hitchcock.













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