Vigile ucciso: complice resta in carcere

Confermata ordinanza con nuova accusa. Savarino morì nel 2012

MILANO


(ANSA) - MILANO, 19 AGO - "L'incitamento di Stizanin alla fuga rappresenta il contributo iniziale alla condotta criminosa che ha portato, senza soluzione di continuità, all'investimento e alla conseguente uccisione dell'agente di polizia Savarino".

Lo scrive il Tribunale del Riesame di Milano che ha confermato l'ordinanza cautelare in carcere per Milos Stizanin, nomade serbo che era nell'auto guidata dal 17enne Remi Nikolic, che il 12 gennaio del 2012 travolse e uccise il vigile urbano Niccolò Savarino, mentre svolgeva un controllo in un parcheggio.

Lo scorso luglio, infatti, a oltre 7 anni di distanza dalla morte dell'agente di Polizia locale, a Stizanin, già detenuto per fatti di droga commessi in Serbia e che era in attesa di estradizione, è stata notificata in carcere un'ordinanza con l'accusa di concorso in omicidio volontario aggravato.

Provvedimento emesso su richiesta del pm di Milano Mauro Clerici dopo che in appello nel 2018 per il serbo venne riqualificata l'accusa da favoreggiamento a concorso in omicidio.













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