Salute:associazioni su fine vita giovani,evitare accanimento



(ANSA) - BOLOGNA, 24 LUG - Nell'assistenza a bambini e adolescenti in situazione di fine vita occorre "evitare l'accanimento, promuovere la condivisione e l'assistenza, piuttosto che seguire rigidi protocolli, dovrebbe essere basata sulle migliori evidenze e personalizzata sulle preferenze e i bisogni del paziente elaborando in anticipo piani assistenziali individualizzati". E' quanto sostengono la Fondazione Gimbe e la Fondazione Ant che hanno realizzato la versione italiana delle linee guida Nice per l'assistenza al fine vita di neonati, bambini e giovani.    Secondo le due Fondazioni, malgrado "la recente approvazione della 'legge sul biotestamento', in Italia professionisti e organizzazioni sanitarie non dispongono di linee guida recenti e affidabili per la gestione clinico-assistenziale di un momento della vita dove, indipendentemente dal setting assistenziale, la cura deve lasciare il posto all'assistenza, nel pieno rispetto di scelte condivise con il paziente e con i suoi familiari". A tale riguardo le linea guida del Nice-National Institute for Health and Care Excellence, sono disponibili in italiano grazie alla traduzione realizzata congiuntamente da Fondazione Gimbe e Fondazione Ant, offrono un approccio sistematico e integrato alla gestione del fine vita di neonati, bambini e giovani: dalla pianificazione dell'assistenza da parte del team multidisciplinare alle componenti del piano assistenziale anticipato, dalle raccomandazioni per erogare varie tipologie di supporto a quelle per affrontare il fine vita.    "Medici, infermieri, psicologi e tutti i professionisti sanitari che assistono neonati, bambini e giovani in fine vita - osservano i presidenti di Fondazione Gimbe e Fondazione Ant, Nino Cartabellotta e Raffaella Pannuti - dovrebbero utilizzare queste linee guida per implementare percorsi assistenziali basati sulle evidenze, condivisi e personalizzati sulle preferenze e aspettative del paziente, tenendo conto anche della sostenibilità del servizio sanitario". (ANSA).   









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