Vaccini: tutti vaccinati in azienda ospedaliera Marche Nord



(ANSA) - ANCONA, 15 NOV - Nessun rifiuto a vaccinarsi da parte degli operatori sanitari dell'azienda ospedaliera Marche Nord di Pesaro e Fano. Medici, infermieri e tutti i dipendenti che lavorano nei reparti dei presidi ospedalieri a rischio sono sottoposti a vaccinazione obbligatoria. "Anche Marche Nord, a seguito del piano regionale dell'obbligo vaccinale e le disposizioni della Regione Marche, si è attivata - spiega il direttore sanitario Edoardo Berselli - per garantire la massima sicurezza dei reparti a rischio, la sicurezza delle mamme, dei bambini e dei pazienti passa anche per i vaccini. Per questo l'indirizzo della Regione Marche che obbliga il personale sanitario a vaccinarsi è importantissima".    Il percorso è tracciato. Sono stati individuati i reparti a rischio (materno infantile, onco-ematologico, terapie intensive). Tutti i neo assunti dell'azienda, di qualsiasi reparto e nel corso delle visite periodiche, vengono sottoposti a screenning per verificare l'immunità. Ci sono anche visite periodiche in cui viene verificata l'immunità, in particolare per i reparti a rischio, per tutti i dipendenti di qualsiasi qualifica. La verifica è obbligatoria per avere l'idoneità a lavorare in reparti a rischio. Per tutti gli altri reparti, la vaccinazione è comunque raccomandata. "Fino a questo momento - aggiunge Berselli - non abbiamo mai ricevuto nessun rifiuto ad effettuare la vaccinazione obbligatoria per i reparti a rischio.    E' necessario essere immuni, sia per il lavoratore che per il paziente. Un'ostetrica, un infermiere un medico non vaccinati possono contrarre il morbillo, varicella, rosolia e trasmettere queste malattie alle future mamme e ai neonati con conseguenze devastanti. E' chiaro dunque che, soprattutto per alcuni reparti, come quello di ostetricia ginecologia, ma penso anche al pronto soccorso o alla pediatria, chi rifiuta di vaccinarsi non può essere dichiarato idoneo alla mansione specifica". "Non è accettabile - afferma il primario di ostetricia e ginecologia di Marche Nord Claudio Cicoli - la presenza di una persona non vaccinata in un reparto in cui ci sono donne in gravidanza o dove si partorisce. Non è ammissibile un operatore sanitario che lavora in un reparto in cui nascono i bambini non voglia vaccinarsi. Se sei un operatore sanitario e lavori in un reparto ad alto rischio devi essere immunizzato dal morbillo, parotite, rosolia, varicella, pertosse, epatite B. E' fondamentale per la sicurezza delle mamme e dei bambini in primis". (ANSA).   









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