Beach volley/Mondiali U21 

È super Windisch

bolzano. A un soffio dall'oro: Jakob Windisch, in coppia con Alberto Di Silvestre, si è laureato vice-campione del mondo Under 21 di beach volley. Nella finalissima di Undon Thani, in Thailandia, gli...


Matteo Igini


bolzano. A un soffio dall'oro: Jakob Windisch, in coppia con Alberto Di Silvestre, si è laureato vice-campione del mondo Under 21 di beach volley. Nella finalissima di Undon Thani, in Thailandia, gli azzurrini si sono infatti arresi in due set ai brasiliani Rafael e Renato, abili a imporsi 21-11 e 21-15.

Il sogno iridato del talento altoatesino svanisce all’ultimo, ma per Windisch, atleta classe 1999 di Vipiteno, tesserato per lo Sport Team Südtirol, e Di Silvestre questo argento vale tantissimo. Si sapeva che non sarebbe stato facile contro i sudamericani, con Renato che era già stato campione del mondo U21 nel 2017 in coppia con Adrielson. E in effetti la vittoria è andata ai brasiliani, che sono entrati meglio in partita e hanno vinto meritatamente.

I due azzurrini del Club Italia sono comunque stati protagonisti di un Mondiale eccezionale. Hanno raggiunto la finale, un traguardo inaspettato, e si sono giocati la medaglia d’oro, nonostante solitamente non gareggino in coppia nelle manifestazioni internazionali. In questo senso, il lavoro quotidiano svolto al Club Italia nell’arco di tutta la stagione invernale avrà facilitato e velocizzato i due atleti nella ricerca dei giusti meccanismi di squadra.

Questo secondo posto è un risultato fondamentale per il movimento italiano del beach volley. Dopo 11 anni l'Italia è approdata nuovamente in una finale mondiale di categoria. Gli ultimi prima di loro erano stati Paolo Nicolai e Francesco Giontella, che conquistarono il titolo per due edizioni consecutive (Modena 2007, Brighton 2008).

Per Windisch il prossimo appuntamento è in programma dall’11 al 14 luglio, ad Antalya, in Turchia, per gli Europei U22 che giocherà assieme a Samuele Cottafava. Caterina de Marinis, che ha guidato Windisch e Di Silvestre, è ovviamente soddisfatta del percorso mondiale dei due ragazzi. «Sicuramente è stata un’esperienza in grado di far crescere molto i ragazzi sia sotto il punto di vista tecnico sia sotto quello mentale, perché abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con tutte le migliori squadre a livello internazionale - spiega-. Alla vigilia sinceramente non ci aspettavamo una medaglia, anche se logicamente ci speravamo molto. Questo non per mancanza di sicurezza nei nostri mezzi, ma perché competizioni di questo genere sono assolutamente imprevedibili. L’argento, dunque, ci soddisfa moltissimo, anche se un pizzico di rammarico arrivati a questo punto è normale che ci sia. Per il futuro di questi ragazzi vedo davvero molta speranza: con tanto lavoro e dedizione sono convinta di poterli vedere un giorno al world tour e più in generale ad un buon livello seniores».













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