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A Valencia show finale e Dovizioso ci crede «Tutto può succedere»

VALENCIA (Spagna). Una poltrona per due. Il Gran Premio di Valencia del Motomondiale, questa domenica, stabilirà chi tra Marc Marquez e Andrea Dovizioso sarà il campione MotoGp 2017, in una sfida che...



VALENCIA (Spagna). Una poltrona per due. Il Gran Premio di Valencia del Motomondiale, questa domenica, stabilirà chi tra Marc Marquez e Andrea Dovizioso sarà il campione MotoGp 2017, in una sfida che vede lo spagnolo decisamente avvantaggiato nel punteggio e l'avversario deciso a non mollare fino alla fine, pronto a cogliere ogni occasione per soffiargli il posto. Il pilota italiano della Ducati affronta, come dice lui stesso, una «missione quasi impossibile» ma sa che nella finale, in pista, «tutto può succedere». Per fa diventare realtà il miracolo, lui deve vincere e il campione della Honda, a caccia del sesto titolo mondiale, arrivare non oltre il dodicesimo posto. Una equazione quantomeno complicata, almeno nella seconda parte, visto che Marquez ha imparato a gestirsi nelle situazioni più scomode, guardando al bersaglio grosso, e visto che difficilmente, non dovendo tirare come un forsennato (rischiando dunque la caduta...), può arrivare comunque oltre il decimo piazzamento.

Intanto a Borgo Panigale, in casa Ducati, si lavora agli ultimi dettagli per fornire al forlivese una Desmosedici all'altezza della sfida, consci comunque di aver fatto già moltissimo insieme con il pilota in una stagione memorabile, con tante vittorie in carniere.

«Siamo andati oltre le aspettative, abbiamo vinto sei gare e nessuno se lo sarebbe immaginato, a partire da me: resta una stagione bellissima e vedremo di chiuderla al meglio», ha affermato il centauro alla World Ducati Premiere a Milano. «Il Mugello - ha poi ricordato Dovizioso - ci ha aperto un portone che ci fatto andare avanti con tanta forza: dopo abbiamo lavorato molto bene. La più grande emozione dell'anno, però, è stata di aver fatto esaltare la gente: è una grande soddisfazione a livello sportivo e personale, perché vuol dire che hai fatto qualcosa di grosso».

Purtroppo per lui, come accadde a Valentino Rossi, sarà un pubblico spagnolo a sostenere uno dei due sfidanti, anche se la spinta delle tribune, in sella si sente poco. Anche i precedenti danno ragione a Marquez, che nel 2013, al suo esordio nella classe regina con la Honda, divenne campione proprio a Valencia dove era arrivato con 13 punti di vantaggio su Jorge Lorenzo e la sua Yamaha. Il maiorchino riuscì a vincere ma dovette inchinarsi comunque al rivale che si classificò tranquillamente terzo mantenendo la leadership e diventando il più giovane campione di sempre nella MotoGp. Ora che ha 24 anni e due mondiali in più, puntando con decisione al terzo, Marquez ha raggiunto probabilmente la completa maturità, unendo ai suoi straordinari coraggio e tecnica una saggezza da campione consumato, che lo ha fatto volare su una Honda non straripante come in altre stagioni.

Anche Dovizioso è maturo al punto giusto, ora gli manca solo il titolo. Se non sarà domenica, appuntamento al 2018.















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