Volley

Al Neruda con Salvagni arrivano Grotheus e Bauer

Ufficiale l’ingaggio del allenatore, arrivano anche la schiacciatrice olandese e la centrale francese



BOLZANO. Come annunciato, sarà il 44enne emiliano Francois Salvagni l’allenatore del Neruda nel prossimo campionato di A1. La società del presidente Rudy Favretto ha ufficializzato nella giornata di ieri l’ingaggio dell’ex tecnico del Csm Bucarest, che porta con sé anche la palleggiatrice con cui ha vinto la Challenge Cup, ovvero Giulia Pincerato. Intanto il club bolzanino continua a muoversi sul mercato. Dopo Valeria Papa, il Neruda ha praticamente preso il capitano della Nazionale olandese, ovvero la schiacciatrice Maret Grothues, ex Sopot, sulla quale era in pressing da tempo, oltre alla centrale francese Christina Bauer, ex Piacenza, che come detto l’ha spuntata nel ballottaggio con Jaroslava Pencova.

Il presidente Rudy Favretto è soddisfatto dell’avvento di coach Salvagni sulla panchina del suo Neruda. «Siamo molto contenti dell’arrivo di Francois  perché è un tecnico ancora giovane ma dotato di una grande esperienza nel volley nazionale ed internazionale, un allenatore che conosce molto bene il campionato di A»". Ha infatti allenato Urbino, vincendo la Coppa Cev, e Chieri, mentre all’estero ha guidato la Nazionale algerina, il Lokomotiv Baku e, appunto, il Csm Bucarest. «Abbiamo scelto di puntare su un tecnico esperto, preparato, che conoscesse bene il panorama italiano – aggiunge Piero Babbi, direttore sportivo del Neruda – condivide appieno il nostro progetto e sono contento abbia accettato la nostra proposta. Aveva diverse possibilità, sia per restare a Bucarest che per tornare in Italia, ma ha scelto Bolzano e sono sicuro darà un grande apporto a tutta la società ed a tutto l’ambiente».

Salvagni spiega così la scelta di salire a Bolzano. «Dopo aver finito una stagione scorsa molto positiva, sul piano tecnico ma anche su quello umano, stavo per rinnovare il mio contratto con Bucarest. Restare in Romania mi sembrava la scelta migliore, poi però ho avuto l’occasione di parlare con il presidente Favretto ed il direttore sportivo Babbi. Mi hanno illustrato quello che avevano in mente e mi sono entusiasmato subito». (m.i.)

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