Bennett timbra il Tour di Pogacar 

Gran finale a Parigi. La corsa in giallo caratterizzata dal successo del volto nuovo, e giovanissimo, del ciclismo mondiale si è conclusa con la passerella sugli Champs Elysees e con l’irlandese che fa sua la volata finale e legittima la maglia verde, nella cui classifica Trentin è terzo



Parigi (francia). L’ultima volata a sam bennett, il trofeo del vincitore a tadej pogacar. l’enfant prodige sloveno ha chiuso in trionfo agli champs-elysées, capace di vincere il tour de france a 21 anni. ne compirà 22 oggi, con una maglia gialla da custodire nel guardaroba.

Pogacar è stato il più giovane corridore di sempre a salutare parigi in maglia gialla. non il vincitore più giovane: albo d’oro alla mano, quel primato spetta a henry cornet, che nel 1904 trionfò a 10 giorni dal ventesimo compleanno. cornet fu però promosso al primo posto in classifica soltanto qualche giorno dopo il termine della corsa, in virtù della squalifica dei quattro atleti che lo precedevano in classifica.

Amarcord a parte, pogacar ha siglato una vera e propria impresa. non ha perso la testa dopo aver lasciato per strada 1’21” nella tappa dei ventagli, durante la prima settimana di corsa. non si è perso d’animo nemmeno quando si è trovato praticamente senza squadra, complici i ritiri di fabio aru e dello sfortunato davide formolo.

Il giovane portacolori della uae emirates ha vinto tre tappe, primo a laruns, primo sul gran colombier e primo nella crono con arrivo in salita a la planche des belles filles. proprio lì, sabato, ha ribaltato classifica e pronostici, affidandosi a gambe, fame di vittoria e sensazioni, più che ai computerini. ha spodestato il favoritissimo roglic, che soffre la terza settimana di corsa. non pogacar, che nel 2019 vinse tre tappe e chiuse terzo nella classifica generale alla vuelta di spagna, con un finale in crescendo. si parli di impresa, dunque, più che di sorpresa, perché lo sloveno aveva fatto vedere di che pasta era fatto. nel 2020 aveva già trionfato alla vuelta a la comunitat valenciana, per poi aggiudicarsi una frazione all’uae tour e i campionati sloveni a cronometro.

«è pazzesco – ha commentato pogacar – anche se fossi arrivato secondo lo sarebbe stato, ma vincere è il massimo. a parigi ho vissuto un momento speciale con i miei compagni, finalmente ho potuto parlare con loro in bici e non solo pensare ad andare a tutta».

L’italia del tour 2020 è tutta in damiano caruso, decimo nella classifica generale. poi poco altro. nessun successo, quello a cui puntava matteo trentin, che non ha trovato il miglior colpo di pedale e nemmeno lo sperato supporto da parte della squadra, il team ccc. la lascerà a fine stagione, per passare alla uae emirates del baby cannibale pogacar.

Tornando all’ultima giornata di corsa, sul traguardo degli champs-elysées ha festeggiato sam bennett, che è tornato a casa con la maglia verde della classifica a punti (dove trentin è terzo). il velocista irlandese ha battuto l’iridato mads pedersen, peter sagan, alexander kristoff ed elia viviani. trentin (17esimo) ha provato a buttarsi nella mischia, ma non è riuscito a disputare la volata. L.F.

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