Bolzano, notte fonda Passa il Salisburgo 

I nuovi Sedlacek e Sointu non bastano alla squadra di Curcio


di Thomas Laconi


Bolzano. Due tempi generosi non bastano a un buon Bolzano per ritrovare la retta via. Salisburgo vola via nel terzo tempo e porta a casa i tre punti. Finisce 3-2 tra i fischi di Via Galvani, i Foxes ci mettono cuore, ma nel momento chiave mostrano i soliti peccati di ingenuità. Peccato davvero e rinascita ancora rinviata, magari già al derby in casa di domenica contro Innsbruck. Li i tre punti saranno l’unica opzione per evitare altre mosse da parte della dirigenza di Via Galvani. La serata comincia con tante novità e un arrivo, a sorpresa e a tempo di record.

Coach Pat Curcio può contare su un nuovo attaccante, il finlandese Matias Sointu, un passato nella Liiga, ingaggiato per rinforzare il reparto avanzato. Un colpo last-minute annunciato solamente a due ore dal face off iniziale. Quella di Sontu non è però l’unica novità. In Via Galvani c’è l’esordio in porta del ceco Sedlacek e l’attaccante con doppio passaporto Pietrobon. Out Bernard e ancora una volta Austin Smith. Intanto però i biancorossi, contro un Salisburgo incerottato ma in grande spolvero (cinque vittorie nelle ultime sei gare) cercano un successo rigenerante.

Pat Curcio decide di cambiare le carte in tavola. Nuovo sistema di gioco, un 1-2-2 molto prudente, nel quale si vede finalmente una squadra dedita al sacrificio, che lotta in ogni angolo della pista e concede pochissimi tiri puliti all’avversario. Nei primi dieci minuti gioca solo Salisburgo, Bolzano concede l’iniziativa agli ospiti, si rintana davanti a Sedlacek, che strappa subito applausi dopo una paratona su Schremp. Metà gara è di marca Red Bull, poi i biancorossi iniziano a macinare gioco. La prima chance è per Frank, poco fortunato davanti a Gracnar, poi ci prova Petan, senza fortuna. Bolzano lotta ma deve incassare il vantaggio ospite al 15.47. Ci pensa la quarta linea di Salisburgo a timbrare il cartellino: Kainz da posizione defilata, trova un tiro impossibile che inganna Sedlacek, troppo coperto nel frangente. Il gol però non scoraggia i ragazzi di Curcio. Halmo esalta le doti di Gracnar. Dopo venti minuti è un buon Bolzano, ma i Red Bull sono avanti di misura. Nella frazione di mezzo le Volpi cominciano con un buon piglio. I Foxes hanno due powerplay consecutivi, ma non brillano per cinismo. Salisburgo abbassa il baricentro, subisce l’iniziativa biancorossa, che alla terza chance con l'uomo in più riescono finalmente a colpire. De Sousa trova un corridoio ma centra il palo, capitan Egger sulla prosecuzione confeziona un assist da urlo per Michele Marchetti, che davanti alla porta proprio non può sbagliare. Il Palaonda è bello carico, la gara si infiamma. Sedlacek è mostruoso su Duncan, poi Sointu (buon esordio) e Petan sfiorano il 2-1, ma la porta austriaca pare stregata. Il terzo tempo parte malissimo per i Foxes. Passano 52 secondi, Raffl lavora un disco di forza e pesca il liberissimo Hughes che non fallisce. La doccia gelata stordisce i biancorossi che dopo sei minuti incassano anche il 3-1. Numero di Schremp e disco nel sacco. E' un colpo durissimo per Egger e compagni, che faticano tanto ma riaccendono la luce quando tutto sembra finito. Contropiede di Petan e botta al volo di Oleksuk che rianima il Palaonda. Bolzano ci crede, ma combina una frittata. Cambio sbagliato e penalità (troppi uomini sul ghiaccio) che condanna la truppa di Curcio al terzo ko di fila e un’altra serata amara, condita dai fischi di fine gara.

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