Bolzano, resta anche Robertson 

Negativi tutti i tamponi su giocatori e staff. Il giorno del raduno al Palaonda è stato contrassegnato da due buone notizie: nessun  “positivo” tra i biancorossi e l’a.d. Dieter Knoll ha trovato l’accordo per la stagione ormai alle porte anche con il difensore canadese 


Thomas Laconi


Bolzano. Sole notizie positive. E non poche. Il mercoledì in casa biancorossa, quello del ritrovo per l’inizio della stagione, è un condensato di responsi che mettono il sorriso. La notizia più importante riguarda la salute dei giocatori biancorossi, ritrovatisi al Palaonda. La prima parte di giocatori a disposizione di coach Greg Ireland si è sottoposta, insieme a tutti i membri dello staff, al tampone naso-faringeo, come previsto dal protocollo sulla sicurezza elaborato dalla Ice Hockey League. Ieri, verso l’ora di pranzo, una nota della società di via Galvani ha comunicato ufficialmente la negatività di tutti i tamponi effettuati sul gruppo. Giocatori e staff, dunque, potranno iniziare ufficialmente il lavoro sul ghiaccio, il cui avvio è programmato per questa mattina. Per l’occasione, il Palaonda, che in estate si è rifatto il trucco (nuovo impianto luci, nuove panchine e anche le balaustre flessibili, che garantiranno maggiore sicurezza durante le partite) sarà interdetto al pubblico almeno in questa fase iniziale della preparazione.

Un’altra conferma

L’altra notizia assai positiva, e per certi versi anche sorprendente, riguarda il nuovo “botto delle otto” in casa biancorossa. Più che una novità, e questo è l’aspetto più rilevante, si tratta di un’altra conferma per la prossima stagione. Dennis Robertson, infatti, ha firmato il nuovo contratto che lo legherà ai Foxes anche per la prossima stagione. Una mossa azzeccatissima, ricordando la crescita esponenziale del 29enne terzino canadese, che con il trascorrere dei mesi, e anche dopo l’arrivo in panchina di Greg Ireland, ha visto impennare il proprio rendimento, garantendo alla difesa biancorossa tanta sostanza e prestazioni quasi sempre sopra le righe. Quello di Robertson rappresenta ufficialmente il primo tassello del reparto difensivo per i Foxes versione 2020/21.

Il guardiano della difesa

Robertson era arrivato a Bolzano nell’estate nel 2019 in qualità di fresco campione dell’American Hockey League: dopo essere stato draftato dai Toronto Maple Leafs nel 2011 come 173esima scelta al sesto round, aveva disputato infatti sei stagioni di AHL, con 290 presenze e 66 punti tra Charlotte Checkers e Rockford IceHogs. Difensore solido e valido per il penalty killing, ma capace anche di dare un grande contributo in fase offensiva grazie alle sue capacità in powerplay, alla sua visione di gioco e alle uscite di zona, Robertson nel suo primo anno con i Foxes ha messo a segno 20 punti in 51 partite, frutto di 5 goal e 15 assist e un plus/minus pari a 20, che confermano la continuità e la solidità del roccioso terzino nativo di Fort St. John.

Oltre a Robertson, sono attese, nelle prossime ore, le conferme di Tauferer e Stefano Marchetti e l’arrivo di altre tre pedine: due giocatori stranieri e un oriundo. «Robertson è una certezza – sottolinea Dieter Knoll – ottimo giocatore e pedina importante anche all’interno dello spogliatoio. Sono felice del suo ritorno al Palaonda. Adesso continueremo le operazioni in entrata e per noi ed i tifosi saranno giornate davvero intense».

Nuovi ritorni?

A proposito di operazioni in entrata e nuovi, graditi ritorni. A Bolzano non sono esclusi alcuni comeback eccellenti. Il nome più gettonato (e più gradito) nelle ultime ore è quello di Stefano Giliati, pronto a tornare nel capoluogo per disputare la sua terza stagione con il Bolzano, la seconda di fila. In via Galvani il reparto che richiede, però, interventi massicci, è quello della difesa. Crescono le chance di un ritorno di Brett Flemming, ancora alla ricerca di un ingaggio in una lega superiore, mentre per quello di Patrick Wiercioch paiono ridotte al lumicino.

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