Bolzano s’illude e poi subisce la rimonta del Dornbirn 

Foxes sconfitti in Austria ma sempre in testa. Con Catenacci di nuovo in campo, la prima rete stagionale di Deluca porta avanti  i biancorossi, che poi pagano le penalità contro la squadra dell’ex Kai Suikkanen, cinica in powerplay. Domani trasferta a Salisburgo


Thomas Laconi


Il Messestadion torna ad essere stregato. Il Bolzano saluta un anno da dimenticare (causa pandemia) con un ko di misura sul ghiaccio di Dornbirn. Finisce 2-1 per l’ex Suikkanen, che si gode tre punti al termine di un match brutto, deciso da due reti in powerplay dei padroni di casa, che hanno replicato all’illusorio vantaggio biancorosso realizzato da Deluca. La truppa di Ireland paga la stanchezza e il tour de force incredibile di gare, che ripartirà domani, primo dell’anno, sul ghiaccio di Salisburgo. Per Bernard e compagni terzo ko nei 60 minuti regolamentari in 25 gare di campionato e 2020 in archivio con 33 successi e 11 sconfitte. Un anno da incorniciare, rovinato dal Covid-19, il primo avversario da battere anche nel 2021.

Il lampo di Deluca

Al Messestadion il Bolzano saluta il 2020 con una buona notizia, almeno a roster. Rientra Catenacci, dopo qulche giorno di stop per un problema fisico, e l’attaccante con doppio passaporto riguadagna la cabina di regia del primo blocco, insieme a Insam e Bardaro. I biancorossi cominciano bene la sfida: attenti, determinati, ma dall’altra i Bulldogs dell’ex Suikkanen non concedono grandi sbocchi davanti alla gabbia di Östlund. L’avvio è all’insegna dell'equilibrio, i Foxes però macinano più ghiaccio e in zona d’attacco provano a creare più gioco rispetto ai “neri”. Il vantaggio biancorosso, dopo tanto lavoro, si concretizza dopo sette minuti. Gran lavoro di Alberga e Giliati, Deluca ringrazia nello slot e firma il vantaggio. Prima rete in stagione per l’attaccante di Vipiteno, che ritrova la gioia del gol dopo quasi un anno dall’ultima rete, siglata lo scorso 1° gennaio a Salisburgo.

La disciplina

Bolzano e Dornbirn, guidate da due maghi della tattica come Ireland e coach Kai, è quasi sempre una partita a scacchi, nella quale a fare la differenza sono i dettagli. La disciplina è uno di queste piccole sfumature, che spesso conta tanto, tantissimo. I biancorossi, dopo il gol, calano un po’ e quando Di Perna rimedia un fallo in attacco, i Bulldogs non si fanno pregare. Romig ringrazia, sorprendendo la difesa biancorossa nello slot e firmando l’1-1, che dopo venti minuti è forse il risultato più giusto, dopo una frazione bruttina e all’insegna dell’equilibrio. Nella frazione di mezzo la gara si imbruttisce, si lotta soprattutto a centro pista e il Bolzano non è brillantissimo. Da un’altra leggerezza (due minuti a Catenacci), i padroni di casa trovano il modo per mettere la freccia. Solito cinismo in powerplay, fondamentale nel quale è Jevpalovs, questa volta, a vestire i panni del protagonista, trovando un varco nel cuore della difesa biancorossa per il 2-1.

Nel terzo periodo è dominio totale sul ghiaccio del Messestadion. Bolzano insegue e accellera. Produce, eccome, la truppa di Ireland, che mette le tende in zona d’attacco, spinge sull’acceleratore, ma non riesce mai a sfondare la gabbia di un Ostlund, reattivo e pure baciato dalla dea bendata. Bernard e Gazley, nel finale, hanno due chance nitide che non vanno a buon fine. Finisce male l’ultima serata del 2020. I Foxes lo chiudono in vetta. Una nota positiva in una serata da mettere subito agli archivi.

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