CALCIO SERIE D»DUE SCONFITTE DI FILA

BRUNICO. Due sconfitte pesanti, entrambe con ampio scarto di gol. Dicembre è iniziato male ed a quella rimediata nell’anticipo ”televisivo” contro il Trento si è aggiunta, domenica, quella casalinga,...



BRUNICO. Due sconfitte pesanti, entrambe con ampio scarto di gol. Dicembre è iniziato male ed a quella rimediata nell’anticipo ”televisivo” contro il Trento si è aggiunta, domenica, quella casalinga, forse ancor più dolorosa con un Seregno che, pur essendo squadra di rango e lignaggio, non è assolutamente prevalso sui padroni di casa attraverso un gioco superiore, ma si è praticamente limitato a raccogliere quanto il San Giorgio gli ha offerto, beneficiando successivamente anche di quanto gli attaccanti in casacca biancorossa sono poi riusciti a sprecare davanti al portiere Maggioni.

«Non stiamo fisicamente al top, anzi tutt’altro - ha ammesso a fine gara Patrizio Morini - e in questo momento vedo la squadra stanca un po’ in tutti i suoi elementi. Del resto veniamo da quattro mesi davvero intensi ed è logico che la stanchezza cominci ad affiorare. Non dimentichiamo che questi ragazzi lavorano o studiano tutti, e dopo trovano anche il tempo per gli allenamenti. Dei momenti di appannamento sono fisiologici».

In effetti, anche domenica, la mancanza della consueta brillantezza in elementi dalla corsa altrimenti dirompente come Holzner, Obrist e lo stesso Rabensteiner è apparsa abbastanza evidente mentre vi è anche da considerare che infortuni e squalifiche hanno anche ampiamente ristretto la già non vasta rosa in cui il mister pusterese può pescare. Domenica erano squalificati Brugger e Veronese mentre l’assenza per infortunio, praticamente da inizio stagione, di un elemento giovane ma già di buona affidabilità come Aichner, finisce alla lunga con il limitare anche i cambi in corso d’opera che, nella passata stagione, hanno sovente rappresentato l’ancora di salvezza del San Giorgio.

Mister Patrizio Morini non parla di eccessiva presunzione del San Giorgio, bensì di mancanza di cattiveria e di troppa imprecisione davanti alla posta avversaria: «Domenica abbiamo sbagliato una quantità quasi industriale di occasioni per rimetterci in carreggiata. Sia Peter Mair che Thomas Bachlechner hanno fallito occasioni che solitamente, per la loro caratura, non sbagliano. Questo per noi è stato già di suo un handicap pesante al quale si è aggiunta una partenza troppo molle di tutto il gruppo, che poi non è più riuscito a ”mordere” come è solito fare e come dobbiamo fare per poter far valere le nostre caratteristiche. Nonostante tutto ciò, se avessimo pareggiato non avremmo certo rubato nulla, senza dimenticare che il secondo gol del Seregno, quello che ci ha dato la mazzata, è giunto da una proiezione di Perissinotto con Holzner infortunato a terra».

Ci fosse stato il terzino in piedi ed in piena efficienza, aggiungiamo noi, probabilmente la discesa sulla sinistra del nuovo arrivato in casa Seregno e l’assist indisturbato per Pellagata sarebbero risultati assai più difficili e, forse, meno efficacia. Resta in ogni caso la delusione di uscire senza punti da due partite considerate sulla carta più ”abbordabili” di altre e che, fossero andate diversamente, avrebbero potuto regalare ben altra classifica agli ”Jörgina” di Morini, costretti ora ad andare a cercar punti in campo esterno, a Seriate. (adp)













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