calcio serie d»IL PUNTO SUI PUSTERESI

BRUNICO. Dopo il pareggio in casa della capolista Caronnese, che sa ancora di impresa, questa volta il San Giorgio si è dovuto arrendere all'Alzanocene. Una sconfitta che pesa per la classifica,...


di Matteo Igini


BRUNICO. Dopo il pareggio in casa della capolista Caronnese, che sa ancora di impresa, questa volta il San Giorgio si è dovuto arrendere all'Alzanocene. Una sconfitta che pesa per la classifica, visto che gli avversari dopo questi tre punti hanno scavalcato proprio i pusteresi, ma non per come è arrivata. Bachlechner e compagni, infatti, le hanno provate tutte per uscire dal campo con almeno un punto in tasca, ma questa volta è andata male. Vuoi per le parate spesso decisive del portiere avversario, vuoi per qualche errore di mira, fatto sta che il San Giorgio resta a mani vuote.

Morini, comunque, non fa drammi. Ha visto una squadra viva, che ha lottato sino all'ultimo per cercare un pareggio che sarebbe stato meritato, ma questa volta è andata male.

Mister Morini, noi la definiamo una sconfitta immeritata.

«Ed è stata una sconfitta immeritata – commenta l'allenatore dei pusteresi -. Abbiamo fatto sicuramente una buona gara, ricca di carattere e determinazione. Il primo tempo è stato giocato a viso aperto da entrambe le squadre, poi noi siamo passati meritatamente in vantaggio. All'interno di questa gara, giocata bene, con determinazione e concentrazione, ci sono state due disattenzioni che ci sono costate letteralmente due gol. Questo ci lascia l'amaro in bocca perché abbiamo regalato due reti all'avversario sviluppando male la fase difensiva. Abbiamo commesso due errori di reparto e abbiamo preso due gol che comunque non inficiano la bontà della prestazione della squadra. Ora dobbiamo guardare avanti con positività e dobbiamo cercare di fare punti già domenica con la Pergolettese».

Già, la Pergolettese, seconda della classe. Ma voi ci avete abituato a tutto.

«Sarà un altro ostacolo duro, ma esattamente come lo sono tutti. Sinora infatti non ho notato profonde differenze tra squadre che lottano per salvarsi o che volano nei quartieri alti. Sono tutte forti, competitive e attrezzate, ma ogni partita lascia sempre aperto uno spiraglio. In serie D non ci sono partite che sono già segnate prima del fischio d'inizio. In altri campionati minori, invece, spesso si sa già quale sarà l'esito ancora prima di giocare vista la differenza di valori. Ma in D non c'è nulla di scontato».

E lo dimostrano i vostri risultati positivi contro Caronnese e Voghera, ad esempio.

«Sì, abbiamo pareggiato in casa della capolista e vinto a Voghera, contro una squadra che viaggia nei quartieri altissimi della classifica. Questo dimostra che ogni risultato è possibile».

Dopo la sconfitta con l'Alzano cambia qualcosa?

«Direi proprio di no. Per la classifica, in questo momento, avere un punto in più o uno in meno non fa ancora molta differenza. La squadra è conscia delle proprie capacità e proverà a rosicchiare ogni punto con i denti. Ci siamo riusciti a Caronno, ad esempio, e questo dimostra la grande forza mentale della mia squadra. Una squadra con gli attributi».

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