Pattinaggio

Carolina Kostner torna a Debussy

Nel programma estivo della campionessa gardenese tanti allenamenti e poche esibizioni


di Marco Marangoni


BOLZANO. Ritorno al passato per Carolina Kostner. La fuoriclasse gardenese, per la stagione che culminerà con le Olimpiadi di Pyeongchang e con i Mondiali di Milano, sta concentrandosi su “Il preludio al pomeriggio d’un fauno”, musica che vorrebbe proporre per il programma libero. Sulle note del brano di Claude Debussy arrangiato dalla storica coreografa Lori Nichol la pattinatrice altoatesina si era già esibita nella stagione 2010-2011 nella quale aveva colto un argento europeo ed un bronzo mondiale. Per il programma corto, la decisione definitiva verrà presa nelle prossime settimane quando sarà sul ghiaccio di Courchevel assieme all’allenatore Alexei Mishin.

Il programma estivo della “Principessa del ghiaccio” sarà molto intenso per gli allenamenti su ghiaccio ma molto più blando per quanto concerne gli spettacoli. Il motivo è semplice. Alla vigilia di un’importante stagione come quella olimpica gli impegni extrasportivi vengono limitati. Per questo motivo non prenderà parte a nessuna tappa del tour in programma in agosto tra Veneto e Trentino Alto Adige. A luglio la Kostner volerà a Toronto per confermare musiche e coreografie, per poi trascorrere il mese di agosto a San Pietroburgo. Ancora da decidere quale sarà la gara d’esordio: non saranno né il Neberhorn Trophy a Oberstdorf, né il Finlandia Trophy. La prima apparizione in un Isu Grand Prix è prevista il 22 ottobre a Mosca, la seconda il 6 novembre in Giappone. Nel frattempo la cinque volte campionessa europea domenica scorsa ha assistito al Gran Premio di motociclismo al Mugello. Carolina si è anche intrattenuta con il pilota Andrea Iannone chiedendogli molte informazioni sui suoi allenamenti: «Il pattinaggio e il motociclismo sono entrambi sport dove la mente conta molto e in cui l’atleta si trova sa solo», ha detto. Alla domanda se mai è andata in moto, l’atleta di Ortisei ha risposto: «No, ma mi piacerebbe, anche se non lo direi a mia mamma. Non ho mai avuto tempo per provarci, ma conto di farlo». Anche le cadute accomunano il mondo del pattinaggio a quelle del motociclismo. «È vero, ma per noi è solo un errore non grave, peggio l’interruzione di un salto – ha sottolineato – Io credo che si possa imparare da tutti gli sport e spesso mi capita di allenarmi con atleti di altre discipline. Per quanto mi riguarda l’obiettivo è quello di cercare la perfezione, è più importante di qualsiasi medaglia».

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