Carolina sfida le ragazze terribili 

La Kostner nel programma corto contro le giovani russe. Controllo antidoping alla Zagitova


di Marco Marangoni


GANGNEUNG (Corea del Sud). Carolina insegue la storia. Alla quarta partecipazione olimpica è la più “anziana” delle trenta iscritte ma anche la più medagliata di tutte, la più esperta, quella che quando è sul ghiaccio regala più emozioni di tutte le altre. Carolina Kostner prova la mission (quasi) impossible di salire sul podio anche ai Giochi di PyeongChang. L’azzurra deve difendere il bronzo di Sochi 2014. Facile? Difficile? Sicuramente è un traguardo non “detto-fatto”. In mezzo ci sono tante variabili. Quella più importante resta la prestazione individuale. Carolina dovrà eseguire due programmi perfetti. Dovrà farsi tirar fuori qualcosa di suo - e qui lei non è seconda a nessuno - quando si esibirà domani sulle note del “Ne me quitte pas performed” di Celine Dion e soprattutto venerdì su quelle più familiari, ma non per questo più facili (anzi tutt’altro), de “L'apres-midi d'un faune” di Debussy nel programma libero.

Domani nel corto la 31enne pattinatrice di Ortisei scenderà, alle ore locali (le 6 in Italia e la gara inzia alle 2 di notte), sul ghiaccio della Gangneung Ice Arena, il palazzetto da 12mila spettatori non distante dalle spiagge che s’affacciano sul mar del Giappone.

Carolina scenderà per penultima dopo le avversarie più ostiche e prima della russa meno quotata, Maria Sotskova. Poi sarà da vedere come si comporteranno le avversarie perché la patinoire, si sa, è scivolosa.Ad aprire l’ultimo gruppo sarà la stellare russa Evgenia Medvedeva alla quale seguiranno clienti molto pericolose capaci di qualsiasi prestazione, dalla giapponese Satoko Miyahara alla canadese Kaetlyn Osmond, argento ai Mondiali dello scorso anno davanti alla connazionale Gabrielle Daleman (pattinerà nel gruppo precedente).

Sette minuti prima di Carolina toccherà alla mostruosa russa Alina Zagitova, 15 anni, la ragazza che sta rivoluzionando il pattinaggio di figura al femminile capace di alzare le braccia al cielo quando esegue doppi e tripli. Alina, nuovo idolo del pattinaggio su scala mondiale, ieri è stata sottoposto a controllo antidoping a sorpresa da parte degli ispettori della Wada durante l’allenamento. La quindicenne è stata sottoposta a controllo ematico e successivamente a prelievo delle urine. Scossa dal controllo in pista, la Zagitova non ha più proseguito l’allenamento. In occasione del free program del team event dei Giochi l’allieva della coppia di allenatori Eteri Tutberidze e Sergei Dudakov, ha ottenuto 158,08 punti, seconda miglior prestazione mondiale alltime dopo i 160,46 della Medvedeva (Mondiale a squadre 2017).

La Kostner - icona mondiale delle nobili lame del ghiaccio che mai come in questo periodo dribbla più che può i giornalisti mai particolarmente amati - è tornata a respirare l’aria olimpica dopo aver svolto alcuni giorni di allenamento a Seul sulla pista della Korea University.

«La preparazione è andata molto bene, mi sono allenata assieme al mio allenatore Michael Huth e alla coreografa Lori Nichol che ci ha raggiunto a Seul - ci ha detto Carolina in una pausa degli allenamenti - . Ho lavorato sui programmi e sui salti in combinazione, poi esercizi in palestra e riposo. Sono giornate densissime e stancanti. Gli abiti che indosserò sul ghiaccio saranno quelli dei due programmi della gara a squadre (in colore bordeaux per il programma corto e viola per il lungo, ndr) con i quali mi sono trovata benissimo. La voglia è quella di dare il mio meglio come sempre con una grande emozione nel cuore».

Insomma, è una Carolina che vuole stupire ancora e, farlo davanti ai genitori (oltre a mamma Patrizia c’è anche papà Erwin, che ha potuto sfruttare la pausa dell’Alps Hockey League, essendo lui vice allenatore a Renon) avrebbe un sapore davvero dolcissimo.

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