Carolina vuole l’undicesima medaglia 

La Kostner impegnata oggi nel programma corto insegue un traguardo storico. Dovrà vedersela con le giovani russe


di Marco Marangoni


MOSCA (Russia). Le campane della torre Spasskaja, la più possente e la più bella tra le 20 torri che circondano le mura del Cremlino a pochi metri da dove riposano le spoglie di Lenin, scandiscono le ore, ma è sul ghiaccio dello Sport Palace Megasport che oggi scocca l’ora di Carolina Kostner. Quando in Italia saranno le 15.30 (+2 ore in Russia – diretta Raisport), la quasi 31enne altoatesina inizierà la lunga pattinata per percorrere ancor di più i meandri della storia del pattinaggio di figura a livello continentale.

Se nella storia la gardenese è presente già da alcuni anni, in particolare dal gennaio scorso quando col bronzo di Ostrava si era messa al collo la decima medaglia europea superando le nove della grande Irina Slutskaya, adesso la Principessa del ghiaccio punta ancora più in alto. Nel mirino, ma non è detto-fatto, anche se le potenzialità e le risorse di Carolina sono immense, c’è l’undicesima medaglia. Non importa il colore, serve metterla al collo. Si tratta di un numero che eguaglierebbe la moscovita Irina Rodnina che tra il 1969 e il 1980 nelle coppie d’artistico, prima con Alexei Ulanov (fino al 1972) e poi con Alexander Zaitsev, si laureò ben undici volte campionessa d’Europa. I presupposti ci sono tutti perché lo Sport Palace Megasport, il palazzetto che può toccare i 14mila spettatori, mecca degli sport su ghiaccio ma anche di boxe e pugilato, non tiferà a senso unico per le russe. Carolina nella Grande Madre Russia è da sempre benvoluta.

La Kostner, che nel primo pomeriggio di ieri ha svolto un lavoro di rifinitura sulla vicina pista da riscaldamento, se da una parte sa che l’obiettivo non è una “mission impossible”, dall’altra è consapevole che oggi nel corto e sabato sera nel libero servono due prestazioni sublimi, perfette sia sotto l’aspetto tecnico che coreografico.

Lei, quella bambina di Ortisei che è diventata poi ragazza, donna e fuoriclasse formandosi a Oberstdorf e, purtroppo, anche nei tribunali sportivi dell’antidoping - senza averne fatto uso - è l’atleta più longeva della storia del pattinaggio al femminile del Vecchio Continente, che per le donne ha un suo campionato dal 1930. Lo squadrone russo schiera tre pattinatrici che a loro volta inseguono quella che sarebbe la settima tripletta russa agli Europei in campo femminile. Le avversarie di Carolina, che alla balaustra è seguita dallo storico allenatore Michael Huth e non da Alexei Mishin col quale ha chiuso il rapporto sul ghiaccio ma resta una collaborazione via etere, sono di assoluto livello non solo europeo ma anche mondiale. Su tutte spicca la stellare Evgenia Medvedeva, 18 anni, quindi Maria Sotskova, 17, e Alina Zagitova, 15.

Nelle coppie d’artistico a metà gara Valentina Marchei ed Ondrej Hotarek sono a 16 centesimi di punto dal bronzo mentre Matteo Rizzo dopo il corto è buon sesto.

diretta tv raisport 15.30













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