Con la Gutmann e Grassl Gran Premio Italia nostrano 

Pattinaggio di figura. La roveretana e il meranese sono i grandi favoriti per il successo finale nel circuito che vivrà il suo atto conclusivo il 13 e 14 febbraio all’IceLab di Bergamo


MARCO MARANGONI


Bolzano. Con gli Europei di Zagabria annullati, i Mondiali di Stoccolma di fine marzo a forte rischio cancellazione a seguito della crescente pandemia di Covid-19 e l’Italia che sogna come poter allestire un piccolo “Europeo” tra fine febbraio e i primi di marzo, le stelle del pattinaggio italiano restano in attività grazie al Gran Premio Italia. Il circuito nazionale vivrà il suo momento clou il 13 e 14 febbraio con la finale all’IceLab di Bergamo.

Il movimento del Trentino Alto Adige è favorito per vincere sia in campo maschile che in campo femminile. Tra i maschietti l’uomo da battere si chiama Daniel Grassl, campione italiano in carica e vincitore delle precedenti tappe del Gp, tra le donne la pattinatrice più in forma è Lara Naki Gutmann. Lui meranese, lei roveretana, lui eccellente “bambin prodigio” e lei cresciuta molto nell’ultimo anno, avrebbero in tasca già il pass per la kermesse iridata nella capitale svedese.

Grassl, atteso dominatore

Grassl mai come in questa stagione ha mostrato cose eccellenti, a partire dai suoi salti quadrupli (ne porta tre all’inizio del programma lungo). Daniel presenta programmi innovativi, è migliorato molto nella pattinata e sotto l’aspetto tecnico è tra i migliori europei. Il fuoriclasse altoatesino ha già portato una rivoluzione: essere il primo uomo al mondo che durante un esercizio cambia in pochi secondi il costume. Lo fa nel programma libero: dall’abito nero, abbassa le maniche e come una magia la giubba diventa bianca proprio come un Joker, il brano scelto per il free program di questa stagione assieme al suo coreografo Benoit Richaud.

Daniel Grassl, la miglior espressione di tutto il pattinaggio figura in Italia, ha soli 18 anni e da quest’anno come compagno di allenamento non ha più solo il collega nelle Fiamme Oro, Gabriele Frangipani, bolzanino di origini toscane, ma anche Matteo Rizzo. Lombardo delle Fiamme Azzurre, Rizzo a settembre ha rotto con la storica allenatrice Franca Bianconi e da ottobre si è trasferito a Egna per seguire gli allenamenti di Lorenzo Magri. Con il tecnico-coreografo bolzanino che ha in mano un pacchetto di atleti da crescere, Rizzo è già migliorato sui salti quadrupli. Quarto uomo qualificato per la finale Mattia Dalla Torre.

Le rivali della Gutmann

Reduce da un’eccellente rimonta nell’ultima gara a Torino, Lara Naki Gutmann è la campionessa italiana in carica e sulla patinoire sta mettendo grazia, stile e un buon bagaglio tecnico. L’allieva di Gabriele Minchio, anche lei delle Fiamme Oro, alla finale di Bergamo avrà come avversarie Ginevra Negrello, Lucrezia Beccari, Elisabetta Leccardi (da quest’anno alla Young Goose Academy di Egna), Roberta Rodeghiero ed Alessia Tornaghi (Fiamme Oro).

A completare l’evento ci saranno anche le coppie d’artistico e la danza, quest’ultima specialità che negli ultimi 20 anni ha regalato tante soddisfazioni all’Italia, da Fusar Poli-Margaglio a Cappellini-Lanotte. Nella danza favoriti d’obbligo Charlene Guignard e Marco Fabbri mentre nelle coppie Nicole Della Monica e Mattei Guarise.

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