Crippa va a caccia di Antibo 

Atletica. Questa sera a Montecarlo (21.13, diretta SkySportArena) il trentino sarà in gara nei 5.000 per battere il 13’05”59 di Totò, che lo incoraggia: «Deve dare spettacolo». Ma Yeman ci va cauto; «Lo spettacolo lo lascio ai calciatori»


MARCO MARANGONI


Bolzano. In un luogo sacro per l’atletica leggera mondiale, lo stadio “Luigi II” di Montecarlo, al cospetto del palazzo dei Principi Grimaldi, scocca l’appuntamento con la storia. Colui che dovrà arrivare puntuale si chiama Yemaneberhan Crippa, “la gazzella de noantri”, il mezzofondista più forte d’Italia di questi ultimi due anni, il primo uomo in Italia che potrebbe scendere sui 5000 metri sotto i 13’. Prima di abbattere uno dei muri del mezzofondo prolungato, Yeman punterà a migliorare quel 13’05”59, uno dei crono più antichi dell’atletica leggera del Bel Paese. Una prestazione che quando venne realizzata – era il 18 luglio di ben 30 anni fa – era distante soli sette secondi dal primato mondiale dell’epoca che apparteneva ad un mostro sacro: Said Aouita, dal Marocco con furone, primo a scendere sotto i 13 minuti. Autore di quella cavalcata solitaria allo stadio Dall’Ara di Bologna in occasione del Golden Gala del 1990 – all’Olimpico si erano da poco conclusi i Mondiali di calcio – fu Salvatore Antibo. Si, “Totò” da Altofonte con amore, uno dei mezzofondisti che più s’è fatto amare dai tifosi dell’atletica italiana ma anche internazionale. Salvatore, che a Bolzano vinse la BoClassic dell’’88, lo abbiamo chiamato per un parere sul tentativo di record.

L’incoraggiamento di Totò

«Crippa può e deve battere il mio record sui 5000 metri, dopo 30 anni non potrei assolutamente restarci male: lo aspetteremo e lo applaudiremo», dice Antibo che però avverte. «Yeman per farsi amare dagli italiani, che lo considerano ancora etiope, deve dare spettacolo, quindi non restare coperto e aspettare il lavoro delle lepri: vedermi battere un record in questo modo non mi piacerebbe. Deve anche iniziare a vincere, ricordiamoci che i record vanno battuti, le vittorie restano nell’eternità».

Antibo, oggi 58 anni, sofferente di un’epilessia che gli venne diagnosticata da giovane e gli costò la vittoria nei 10.000 ai Mondiali di Tokyo ’91, aggiunge: «Crippa dopo aver corso pochi giorni fa i 1500 in 3’35”, ha le potenzialità per correre i 5000 sotto i 13’ e i 10.000 sotto i 27’».

Di lepri questa sera (ore 21,13 – diretta dalle 20 su Sky Sport Arena/canale 204 Sky) ce ne saranno ben tre. L’allievo di Massimo Pegoretti potrà sfruttare solo marginalmente il loro lavoro perché sono tutte per l’ugandese Joshua Cheptegei che, pur avendo un personale di 12’57”41, andrà all’attacco del record del mondo che da oltre sei anni appartiene all’etiope Kenenisa Bekele con 12’37”35.

L’incubo di Yeman

«È arrivato il momento di toglierci questo piccolo incubo del record italiano – dice Crippa, 23 anni, portacolori delle Fiamme Oro –. Non so che gara sarà considerando che si andrà a caccia di record del mondo». Rispondendo ad Antibo, Yeman afferma, «ringrazio Totò per la fiducia che mi dà, ma lo spettacolo lo lasciamo ai calciatori, è ovvio che servirà un po’ più di coraggio rispetto ad altre volte».

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Attualità