Dalle tante storie a tinte bianconere ai “rivoluzionari” di calcio e basket  

Suggerimenti. Non basta da sola la squadra più amata e odiata d’Italia Il pallone si racconta con le gesta, le idee ed i sogni dei suoi protagonisti E oltre il rettangolo verde, i riflettori illuminano i talenti del parquet


CARLO MARTINELLI


JUVENTUS FC 1897 LE STORIE di Massimo Bocchiola, Andrea De Benedetti, Corrado Del Bò, Davide Ferrari (Hoepli, 410 pagine, € 29,90)

Una collana che ha già sfornato analogo prezioso titolo sulle storie del Milan e degli autori appassionati (un traduttore, un professore di filosofia del diritto, un saggista, un attore-regista) sono già garanzia anche per questa leggendaria storia della squadra più amata e più odiata d'Italia. Il suo undici imbattibile degli anni Trenta; i campioni stranieri da Mumo Orsi a Charles e Sívori, da Platini a Zidane fino a Cristiano Ronaldo; i campioni italiani, da Boniperti a Del Piero, che l'hanno fatta amare dalle Alpi alla Sicilia; i presidenti carismatici e gli allenatori mai sazi di vittorie. Citazione iniziale, dagli anni Cinquanta del secolo scorso. Palmiro Togliatti a retro Secchia: “Cos'ha fatto ieri la Juve? Tu pretendi di fare la rivoluzione senza sapere i risultati della Juve?”. Illustrazioni di Osvaldo Casanova, interprete di culto nel mondo del graphic football.

#WESTAND CRONACHE FOTOGRAFICHE ULTRAS 2003-2010 di Andrea Rigano (Alcatraz edizioni, € 30)

Ultras. I ribelli degli stadi, secondo la definizione forse più romanticamente azzeccata (per quanto partigiana); il nemico pubblico numero uno, secondo le regole non scritte ma inesorabili del moderno calcio-business. Fotografo professionista Andrea Rigano ritrae alcune delle prime linee delle curve italiane da decenni. Questo volume di grande formato cattura un periodo molto preciso, dal 2003 al 2010. Per l'autore, un lasso temporale segnato dal passaggio definitivo dalla fotografia analogica a quella digitale. In queste centinaia di immagini non ci sono ultras buoni e cattivi, belli e brutti, onesti e disonesti, di destra e di sinistra. Ultras, e basta.

LA MAGIA DEL NUMERO 10 di Romanzo Calcistico (Sonzogno, 208 pagine, € 15,90)

Sono i più romantici, i più imprevedibili, i più ammirati e i più temuti: inventano, stupiscono, emozionano, dribblano gli avversari, un soave colpo di tacco e via, si ritrovano in area, soli davanti al portiere. Sono i fantasisti, la più pura espressione del talento, gli unici che possono aspirare alla maglia numero 10. A loro, ai grandi campioni che hanno segnato la storia del calcio, Luigi Potacqui, l’autore del seguitissimo account “Romanzo Calcistico”, dedica il suo primo libro. Pelé, Rivera, Maradona, fino a Ronaldinho, Messi, Baggio, Del Piero, Totti e tanti altri: ne racconta i gol indimenticabili, fa rivivere le azioni che hanno fatto sognare, scava tra le ombre che li rendono umani.

LA MIA VITA DIETRO UN PALLONE di Sara Gama (DeAgostini, 224 pagine, € 13,90)

Da piccola, passa tutto il tempo libero tirando calci a un pallone. I Topolini di Barcola, sul lungomare di Trieste, sono il suo campo da gioco preferito. Sara Gama non sogna, da grande, di fare la calciatrice. In quegli anni, il calcio femminile è così nascosto da risultare quasi invisibile. Capitana della Nazionale che ha disputato i Mondiali di Francia 2019 conquistando milioni di tifosi, e della Juventus, ripercorre sin dai primi passi la sua incredibile avventura, l’amore per questo sport, le sfide, le partite, le vittorie e le sconfitte che hanno scritto la storia nel momento magico del calcio femminile italiano. Grinta e tenacia.

HO VISTO LA RIVOLUZIONE di Lorenzo Fabiano (Absolutely Free, 240 pagine, € 15)

Estate 1974, Germania, campionato del mondo. Sono i giorni che per l'universo calcistico segneranno il passaggio al futuro, la rivoluzione industriale. Un confronto diretto tra conservatori, riformisti e radicali. I primi, tra cui noi italiani, fedeli all'ancien Règime, pensano che classe e talento siano ancora sufficienti per essere i migliori. I riformisti irrobustiscono la qualità con organizzazione e forza atletica. Alla fine avranno ragione loro, i tedeschi. I forieri della rivoluzione, gli olandesi belli e impossibili, rimarranno a mani vuote, ma conquisteranno le simpatie del mondo intero: passeranno alla storia per aver messo la firma sul big-bang che cambierà il volto al calcio. Prefazione di Roberto Beccantini.

IL TORO DEL PARON di Paolo Ferrero (Bradipo libri, 176 pagine, € 15)

Campionato di calcio 1964-65. Il Toro è allenato da Nereo Rocco, per tutti "El Paron", ed è squadra che gioca un calcio razionale e moderno. Rocco è arrivato a Torino da un anno, dopo aver vinto molto con il Milan e ha plasmato la squadra secondo i classici dettami del calcio di quell'epoca: difesa forte, rigorosamente a uomo e con battitore libero, agile sulle fasce e potente in attacco. Quel Toro, così organizzato, seppe tenere testa alle due squadre milanesi e ben figurò in campo internazionale sfiorando la finale di Coppa delle Coppe. Con Rocco tanti indimenticabili Cuori granata: Lido Vieri, il portiere spericolato e rubacuori, il magnifico capitano Giorgio Ferrini, la giovane promessa Roberto Rosato e il guerriero inglese "Gerry" Hitchens. E il talento indiscusso di Gigi Meroni, indimenticabile Farfalla granata.

NOT A GAME di Kent Babb (66THA2ND edizioni, 328 pagine, € 20)

La storia di Allen Iverson, il ribelle della NBA. Cresce in una casa di due stanze per tredici persone, vive per strada e capisce presto che il suo riscatto sarà la NBA. Quando è solo una promessa del basket, è condannato a cinque anni per una rissa. Un verdetto su cui pesano i pregiudizi razziali, da cui saprà riemergere con l’aiuto del reverendo Jesse Jackson e di Spike Lee. Il resto della storia è sul parquet: la maglia numero 3 dei Sixers, le treccine, i tatuaggi, i quattro titoli dei punti, la finale persa contro Bryant e O’Neal, i conflitti col coach Larry Brown, un mentore, un padre; poi la crisi d’identità seguita al ritiro, il tracollo economico. La parabola di un’icona del basket e della cultura hip hop, talento eccentrico e imprevedibile.

CLAMOROSO di Gianmarco Pozzecco con Filippo Venturi (Mondadori, 272 pagine, € 18)

“Ho vissuto per buttare la palla in un canestro". Questo dice di sé Gianmarco Pozzecco. Ex cestista e ora allenatore di Serie A, è stato uno dei giocatori più amati. Non ha mezze misure: si definisce "pazzo, idiota, imprevedibile, forse ingestibile, di sicuro immarcabile." Il racconto di una vita trascorsa respirando a pieni polmoni la pallacanestro, "donna della sua vita" fin dagli anni delle partite al campetto del ricreatorio Umberto Saba a Chiarbola. Il racconto di una vita vissuta in contropiede, "in pick and roll col destino", che a volte decide di farti giocare, altre di metterti seduto in panchina.













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