Del Piero, il futuro sarà all’estero

Il numero 10 bianconero: «A giugno sono senza contratto ma le mie partite non finiranno». Spunta l’ipotesi Giappone



TORINO. Quale futuro per Del Piero? La domanda su cosa farà da grande il capitano della Juventus è nell’aria già da ottobre quando il presidente Andrea Agnelli fissò la fine del rapporto con Alex al termine della stagione.

Ora che il numero dieci ha ufficializzato che il suo domani da giocatore sarà lontano da Torino, l’interrogativo acquista ancora più fascino. «Dal 30 giugno sono senza contratto - ha confermato Del Piero - Non so immaginare il mio futuro, è un cambiamento enorme e un po’ mi spaventa: perchè sarebbe come andare via di casa una seconda volta».

Per i tifosi i dubbi sono ridotti a zero: loro lo vorrebbero ancora un anno con indosso i colori bianconeri di una vita. «La Juve non si farà sfuggire Del Piero», ha twittato ieri il tecnico del Milan, Allegri. Non sarà così, a meno di marce indietro al momento imponderabili.

«Le mie partite non sono finite» ha assicurato Alex. Per sapere con quale maglia le giocherà bisognerà attendere ancora. Ieri si è fatto avanti il presidente dell’Udinese, Giampaolo Pozzo. «È un campione che farebbe comodo - ha detto - ma è una questione economica: non rientra nel budget di una piccola società come l’Udinese. Ci sono ragioni semplici per cui non andiamo a prendere un campione maturo, anche se andrebbe bene perchè farebbe spogliatoio, avrebbe un’esperienza e farebbe bene alla squadra». Parole che suonano come un omaggio al campione e alla persona, più che come una reale proposta, visto il vincolo economico immediatamente specificato.

Tempo fa, si era parlato di sirene milaniste, anche il presidente De Laurentiis si era detto pronto a portare Alex al Napoli, «perchè da noi c’è sempre spazio per le persone perbene». L’Italia non sarà però il futuro del capitano, che non indosserà una maglia diversa da quella bianconera. Del Piero giocherà all’estero. Si è parlato anche del Giappone, paese molto caro al numero dieci. Più plausibile la meta Stati Uniti, dove lo attendono a Los Angeles e a New York, o Canada, destinazione Montreal.

In ottica Europa si può ipotizzare invece uno sbarco in Premier League o in Francia. Al Paris Saint Germain degli sceicchi, dove c’è un allenatore come Carlo Ancelotti che lo riaccoglierebbe a braccia aperte.

«Totti e Del Piero hanno dato tanto e possono dare ancora tanto. Quando si parla di loro bisogna avere grande rispetto», ha detto il commissario tecnico dell’Italia, Cesare Prandelli dal centro tecnico di Trigoria dove si è recato in visita alla squadra romanista. «È sempre emozionante tornare qui», ha aggiunto Prandelli ricordando la sua breve ma intensa avventura alla guida della Roma. «Possibili candidature di Totti e Del Piero per i prossimi Europei? Meglio non sentirle certe voci... Ovviamente quando si parla di Totti e Del Piero bisognerebbe avere tutti un senso di grandissimo rispetto e non solo. Hanno dato tanto e potrebbero dare comunque ancora tanto. Sono due icone del nostro calcio».

Gli europei di Polonia e Ucraina sono ormai alle porte e Prandelli ha sottolineato: «Bisognerà aspettare ancora, ma le valutazioni saranno fatte non soltanto in base all’età anagrafica ma anche a un progetto e alla continuità». «Cassano? Con noi ha fatto molto bene - ha concluso il ct - ha avuto un problema ma lo stiamo aspettando».

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