Dobbiaco-Cortina, duemila iscritti con il 70% di stranieri 

La 43ª edizione alle porte. L’1 e il 2 febbraio gli appassionati di fondo si danno appuntamento per la tradizionale manifestazione di 42 e 32 chilometri. Le iscrizioni sono ancora aperte fino al 29 gennaio. Evento “ecologico”: brochure in carta riciclata. Il pettorale resterà ai concorrenti 



Dobbiaco. La Granfondo Dobbiaco-Cortina ha voglia di ripartire dopo la pausa forzata della passata stagione, e in vista dell’1 e 2 febbraio numerosi fondisti hanno risposto ‘presente’ agli appelli del comitato organizzatore che registra per l’evento altoatesino già 2.000 iscritti, con una quota addirittura del 70% composta da stranieri. La pista della quarantatreesima edizione è praticamente completata nella sua totalità, eccezion fatta per gli ultimi 800 metri prima del traguardo cortinese che, essendo in pieno centro, come sempre verranno innevati all’ultimo. La Granfondo Dobbiaco-Cortina garantisce competenza organizzativa ed un manto innevato spettacolare, dall’aeroporto militare di Dobbiaco al cuore di Cortina d’Ampezzo, con i percorsi di 42 km e 32 km da affrontare nella stessa direzione di marcia.

Questa la novità sostanziale della prossima edizione. La ragione? Innanzitutto “pratica”, evitando di effettuare troppi spostamenti ai volontari dei ristori, rispondendo alle sollecitazioni dei concorrenti anche per quanto riguarda le questioni logistiche, e confermando il fascino di una finish line situata nel cuore di Cortina anche nella seconda prova, in modo tale da offrire un “pacchetto completo” agli stessi concorrenti. Per il resto i partecipanti non dovranno temere, i percorsi rimarranno immutati per quanto riguarda i punti salienti, con solamente qualche accorgimento dovuto, appunto, alla decisione presa.

La manifestazione piace ai campionissimi Visma Ski Classics ma anche agli amatori, e come disse uno dei pionieri dello sci, Otto Schniebs: “Qualunque sia il grado di abilità che uno sciatore può possedere, non dovrebbe mai dimenticare che i suoi sci sono dopo tutto solo uno strumento, un mezzo attraverso il quale egli può godere l’inverno in tutto il suo splendore e la robustezza, respirando l’aria fresca e pulita, incontrando altri esseri umani nel loro vero carattere, e dimenticando tutti i problemi che affliggono la nostra meschina civiltà. Queste sono alcune delle ragioni per le quali lo sci non è solo uno sport – è un modo di vivere”.

Per questo, godersi l’evento diventa un must che viene prima della soddisfazione di aver raggiunto un risultato prestigioso o aver effettuato il proprio miglior tempo. Le iscrizioni sono aperte, anzi apertissime, con quote da saldare entro il 29 gennaio di 100 euro per competere in tecnica classica nei 42 km, o 75 euro per divertirsi in tecnica libera nei 32 km.

La quota d’iscrizione comprende: trasporto in autobus prima e dopo la gara (servizio shuttle tra Cortina e Dobbiaco), il servizio di sciolinatura, il servizio di assistenza tecnica e medica, un gadget e il pettorale, il trasporto dei sacchi indumenti dalla zona di partenza alla zona di arrivo e i ristori lungo il percorso e all’arrivo, inoltre il pettorale non si dovrà restituire, resterà in dono ricordo ad ogni partecipante, così come una medaglia di bronzo destinata a tutti coloro i quali taglieranno il traguardo.

Il dobbiachese Hansjörg Bergman, il cortinese Sergio Bachmann, il piacentino Vittorio Dall’O e il bellunese di Borca di Cadore Giuseppe Floridia che ha partecipato a 40 edizioni sono ‘senatori’ dell’evento, capace di raccogliere l’affezione dei ‘locals’ così come di tanti scandinavi. La manifestazione è anche ‘ecologica’ con brochure in carta riciclata, e il tracciato un ‘inno alla gioia’ e alla pratica dello sci di fondo, ancora una volta e sempre: da Dobbiaco a Cortina. Una storia d’amore che dura da ben 43 anni.

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