E al terzo tempo supplementare la «battaglia» non è finita 

Una vera maratona. Agonismo, nervosismo e lotta su tutti i dischi sul ghiaccio del Palaonda, ancora una volta con Foxes e Klagenfurt ad andare avanti sul filo della parità, un gol da una parte e poi il pareggio fino ai supplementari, interminabili e da Guinness dei primati


Thomas Laconi


bolzano. La partita più lunga nella storia del Bolzano. Gara 2 dei playoff, con il Kac Klagenfurt ospite dell’Hockey Club Bolzano, non si è chiusa dopo i tre tempi regolamentari e dopodue supplementari, ovviamente da 20’ ciascuno. Via con il terzo tempo supplementare, del quale non possiamo dare conto: i tempi di chiusura ci impongono di lasciare all’informazione via web, sul nostro sito, che stamattina sarà aggiornato con l’esito della partita eterna, da Guinness, di ieri al Palaonda.

Ed era iniziato tutto nel segno dei cambiamenti, in casa Bolzano. Nei playoff si ricorre ad ogni arma. Clayton Beddoes decide di dare una mano di vernice alle linee. Blunden finisce in prima linea con Bernard e Miceli, Carozza torna nel ruolo naturale con Brace e Petan, Frigo è in terza con Insam e Catenacci, Kuparinen è il faro del quarto blocco di Frank e Deluca. Klagenfurt ritrova Haugen tra i pali: non una grande notizia per i 3700 del Palaonda, che il primo drittel lo vivranno costantemente in apprensione, Pronti, via e gli ospiti cominciano a girare forte, prendendo in mano il pallino del gioco. Bolzano è attendista, forse troppo, e dopo tre minuti, deve inchiarsi di fronte all'uomo nero Andrew Kozek. Gran lavoro dietro la gabbia e giro della porta, che narcotizza Smith. Terza rete in due gare per il top-scorer dei carinziani. Bolzano prova a ridestarsi, fatica però terribilmente a creare gioco. Dalle parti di Haugen le Volpi si vedono poco, poi però, la buona sorte decide di strizzare l'occhiolino ai ragazzi di Beddoes, che al secondo tiro in porta pareggiano con Kuparinen, lesto a deviare una conclusione velenosa di Glira. Il Palaonda adesso è bello carico, Smith tra i pali, attento e decisivo sul “polsino” da Oscar di Petersen. Primo drittel, botta e risposta.

Cuore e orgoglio

Nel secondo drittel Bolzano esce definitivamente dal guscio. Chiude le cariche, approccia bene il periodo di mezzo e in powerplay, finalmente, rivede la luce. Il 2-1 è opera di Campbell, che indovina una sassata micidiale sulla quale Haugen nulla può. La rete del primo vantaggio galvanizza tutto il Palaonda, Klagenfurt adesso è alle corde e anche un po' nervoso. In pista è battaglia vera, gli ospiti sfiorano il pari, ma Smith, da sdraiato, blocca da campione una deviazione a botta sicura di Kozek. Peccato che sul successivo ingaggio, in powerplay, arrivi il 2-2 con Harand, che dalla blu inganna il portiere biancorosso. Tutto da rifare. Bolzano ha tanto coraggio, è ammirevole e non si tira mai indietro, Insam e Petan vanno ad un millimetro al gol, con Haugen bravo ma fortunato. Il Kac è cinico, anche troppo, attende il momento e quando Blunden finisce in panca puniti, Petersen dalla blu gela Via Galvani a 34 secondi dalla sirena. E' un gol che può fare male, ma i Foxes però riorganizzano l'ultima azione e vengono premiati. Glira, sempre lui, indovina la solita deviazione sotto porta, che manda Miceli in paradiso. Haugen spiazzato e ancora parità, 3-3. Nel terzo drittel Bolzano domina, chiude le cariche e mette paura al Kac. Si gioca tantissimo dalle parti di Haugen, dall'altra Smith corre pochi rischi ed è decisivo in spaccata sulla deviazione di Petersen. La Beddoes-band meriterebbe il gol, domina in zona neutra e mantiene il baricentro decisamente alto. Nel finale gli special teams, uno per parte, vanno a vuoto. Tutto rinviato, ancora una volta, all'overtim

Tensione ai massimi livelli, si soffre tantissimo, sugli spalti, e in pista. Bolzano è generoso, domina la prima parte, Petan manca il colpo del ko, dall'altra Koch, nell'unica chance per il Kac, centra la traversa. Altro giro, altro overtime. Klagenfurt sembra avere più benzina, i Foxes però non cedono di un millimetro. E' una maratona quella del Palaonda. Geiger ha il match-point, Fischer, dall'altra, distrugge la traversa. Non finisce più. Si arriva al terzo overtime e la sfida va avanti ancora. Una partita che comunque rimarrà negli annali.

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