E' tutto altoatesino il bronzo del biathlon in staffetta mista alle Olimpiadi di Sochi - GUARDA LE FOTO

Grandissima prova della squadra mista tutta altoatesina composta da Wierer, Oberhofer, Windish e Hofer. I complimenti dell'esercito e del governatore Kompatscher, e la Valle d'Anterselva è in festa


di Marco Marangoni


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SOCHI. Dorothea, Karin, Dominik e Lukas, quattro magici e favolosi ragazzi di bronzo che riportano a distanza di ben 16 anni il biathlon italiano sul podio alle Olimpiadi. I quattro moschettieri altoatesini che, si chiamano Dorothea Wierer, Karin Oberhofer, Dominik Windisch e Lukas Hofer, questa medaglia se la sono meritata sin dall’inizio dei Giochi di Sochi.

Dopo aver più volte sfiorato il podio nelle gare individuali (Oberhofer quarta, Wierer sesta nella sprint) e, vuoi per lentezza sugli sci o per errori all’ultima serie di tiro non è mai arrivato, ieri sera sul tracciato del Laura Biathlon Center la settima medaglia della spedizione azzurra in terra di Russia è arrivata dalla staffetta mista, una gara nuova, inserita proprio per l’edizione di Sochi all’interno del programma olimpico.

La storica impresa del biathlon italiano è coincisa anche con quella assoluta. Infatti, il norvegese Ole Einar Bjoerndalen con la conquista dell’oro assieme ai suoi compagni di squadra (Tora Berger, Tiril Eckhoff ed Emil Hegle Svendsen), è diventato l’atleta più medagliato nella storia delle Olimpiadi invernali (tredici podio da Nagano ’98). A livello statistico solo tre atleti hanno fatto meglio di lui ai Giochi olimpici. Si tratta di Michael Phelps con 22 podi nel nuoto, Larisa Latynina con 18 e Nikolaj Adrianov con 15 nella ginnastica artistica.

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Davvero esemplare la strategia di gara degli azzurri. Se Norvegia e Repubblica Ceca hanno sin da subito ingranato la quarta, al terzo posto si è insediata l’Italia grazie alle quasi perfette frazioni da 6 chilometri di Wierer e Oberhofer. La galoppata verso la medaglia è proseguita malgrado Dominik Windisch abbia sbagliato tre volte nella sessione di tiro in piedi nel corso dei 7,5 chilometri. Quando tocca al leader della squadra Lukas Hofer, già bronzo mondiale e vincitore a gennaio in Coppa del Mondo ad Anterselva, il bronzo è ormai certo. Al traguardo il ritardo sui norvegesi è di 43”, di appena undici sulla Repubblica Ceca che coglie l’argento. Poco importa perché questo bronzo vale d’avvero come un oro.

Quattro ragazzi, tutti giovani, quasi tutti (la Oberhofer è di Velturno) che provengono da una unica valle, quella di Anterselva, quelle dove sono nati i campioni di ieri e di oggi. La prima medaglia per l’Italia del biathlon ai Giochi a cinque cerchi è stata quella di bronzo di Johann Passler nella 20 km a Calgary ’88. Sempre in Canada arrivò anche il terzo posto nella staffetta maschile. Werner Kiem, Gottlieb Taschler, Johann Passler ed Andreas Zingerle non poterono nulla contro Urss (oro) e Germania Ovest (argento). Nel 1998 il bergamasco Pieralberto Carrara vinse l’argento nella 20 km.

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I complimenti dell'Esercito.  Karin è Caporal Maggiore Scelto, Dominik è primo Caporal Maggiore Dominik Windish: entrambi sono atleti del Centro Sportivo dell’Esercito. Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano, si è complimentato con gli atleti per il costante impegno profuso e i sacrifici che hanno dovuto sostenere per raggiungere questo bel traguardo. I militari entrambi alla prima esperienza olimpica appartengono alla sezione sport invernali del Centro addestramentoa lpino di Aosta.

La squadra, composta da i due militari e da Dorothea Wierer e Lukas Hofer è il team più giovane tra le maggiori partecipanti. La sezione sport invernali del Centro Sportivo dell’Esercito in più di 70 anni di storia ha ottenuto numerosi successi in ambito nazionale ed internazionale: 17 medaglie ai Giochi Olimpici, 26 titoli mondiali, 216 podi in competizioni di Coppa del Mondo, 10 Coppe del Mondo assolute, 97 podi in Coppa Europa, 13 titoli europei, oltre 140 titoli italiani.

Kompatscher: fieri di voi. «Proprio in una specialità all'esordio alle Olimpiadi invernali è arrivato un bronzo tutto targato Alto Adige». Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, complimentandosi con Dorothea Wierer, Karin Oberhofer, Dominik Windisch e Lukas Hofer per la medaglia di bronzo conquistata a Sochi nella staffetta mista del biathlon. Parlando di «una grande prova di affiatamento e di concentrazione», Kompatscher ha sottolineato anche che «è arrivato nella staffetta del biathlon un premio meritato dopo le ottime prestazioni dei nostri atleti già nelle gare precedenti».

 

«Un successo di squadra che rafforza anche l'immagine della nostra terra e la sua grande tradizione sportiva», aggiunge l'assessore allo sport Martha Stocker felicitandosi per la nuova medaglia olimpica. «Proprio nel biathlon l'Alto Adige recita da sempre un ruolo di primo piano sia come sede di eventi mondiali che per gli atleti che ha saputo esprimere, grazie anche all'impegno di tecnici, associazioni e centinaia di appassionati volontari», conclude Stocker.

 













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