Fcs, un’avventura di 25 anni 

Il libro sul Südtirol. È uno di quei giovani club che è riuscito a mantenere alto il vessillo in un mondo in continuo cambiamento Un traguardo importante: nel frattempo tante realtà sono nate e fallite in un nanosecondo. Un volume ricco di interviste, immagini, emozioni


Valentino Beccari


bolzano. Juve, Milan, Inter, Genoa hanno più di cent’anni di storia ed i 25 anni dell’Fc Sudtirol potrebbero sembrare una breve puntata del romanzo del calcio. Ma sono stati 25 anni intensi ed il traguardo che la società nata in un rione di Bressanone festeggia quest’anno è un punto fermo importante anche perchè questo club nato in Promozione e che si sta giocando la promozione in serie B ha compiuto un percorso davvero inedito. Il Südtirol è uno di quei “giovani” club che è riuscito a mantenere alto il vessillo in un mondo in continuo cambiamento, con tante realtà nate e fallite in un nanosecondo”. Ne parliamo con Filippo Rosace, autore di “FCS Fantastica Avventura - FCS ein tolles Abenteuer”, edizioni Città del Sole, acquistabile presso la libreria Athesia di via Portici 41.

Come le è venuta l'idea di scrivere un libro sull'Fc?

“Quattro anni fa ho cominciato a mettere insieme le idee puntando all’obiettivo di documentare una storia affascinante. La pagine di FCS Fantastica Avventura sono ricche di fatti, nomi, personaggi, interviste, aneddoti e poche statistiche. Ho voluto documentare la storia del club coinvolgendo il territorio che, a vario titolo, ha contribuito decisamente alla sua evoluzione”.

Una società che ha bruciato le tappe soprattutto all’inizio

“E’ stata una scommessa che Sepp Insam, Lepold Goller, Horst Seebacher, Willy Gabalin e Hans “Duka” Krapf seppero affrontare con decisione, e vincere con altrettanto merito. Ad un passo dal terzo millennio non era così scontato centrare i grandi traguardi messi in fila dal club. Ricordo ancora le parole del compianto ex presidente Goller: l’Alto Adige è un’eccellenza sportiva nelle discipline invernali o su ghiaccio, è arrivato il momento che lo diventi anche nel calcio. E così è stato!”

Personaggi e interpreti sono assolutamente reali...

“Il mio obiettivo narrativo è stato quello di dar voce a tanti protagonisti (il libro contiene oltre cento interviste) che hanno scritto la storia della società. Dal loro racconto sono emerse emozioni e fatti inediti che aiutano a comprendere il grande lavoro svolto in questi primi 25 anni di storia”.

Una storia che sembra anche un romanzo...

“FCS Fantastica Avventura pur non avendo una simile chiave di lettura, inevitabilmente è un romanzo. Lo è diventato grazie alle precise narrazioni ed anche alle immagini che riescono a descrivere ogni singolo episodio trattato”.

Tante belle immagini che ha scovato negli archivi...

“Il lavoro di ricerca e selezione è stato notevole. In questo devo ringraziare in primis Max Pattis la cui documentazione analogica e digitale ha rappresentato una fonte inesauribile di spunti ed anche di momenti originali. Un ringraziamento anche al collega Umberto Principe il cui “tesoretto” in bianco e nero ha permesso il ritrovamento di testimonianze inedite e relative alla storia del Milland”.

Quale il momento più bello di questi 25 anni?

“Al di la delle vittorie ed ai traguardi centrati sul campo, ci sono anche quelle affermazioni vissute fuori dal rettangolo di gioco. Penso all’idea ambiziosa di quei pionieri che seppero mettere nero su bianco obiettivi puntualmente centrati!”

E quale quello più brutto?

“E’ stato quello della sconfitta di Ravenna che ha determinato il momentaneo ritorno tra i dilettanti. E’ stato un momentaccio perché si è corso davvero il rischio di cancellare la storia sportiva biancorossa. La lungimiranza dei quei dirigenti ha permesso che ciò non accadesse”.

Ha già venduto quasi mille copie: un bel traguardo...

“E non è ancora finita! Scherzo... certo è che avvicinarsi al migliaio di copie, in un periodo gravato da difficoltà logistiche, rappresenta un bel risultato. La mia soddisfazione è anche quella che il libro continua ad essere richiesto da appassionati di fuori regione.”.

Molti grandi nomi sono passati dal Südtirol, ce ne può citare qualcuno?

“Sono davvero tanti, sia quelli protagonisti in panchina che in campo. Tanti allenatori che dopo l’esperienza a Bolzano hanno preso il volo: da Sannino a Tasser, da Baroni a Zanetti. Sui giocatori, per rimanere alla stretta attualità, penso a Scavone che è una delle colonne del Pordenone, Gyasi che gioca in serie A con lo Spezia, il Iacobucci in B con il Frosinone… l’elenco è davvero lungo ”.

C'è anche un aspetto benefico?

“Sì. Una parte dei proventi derivanti dalla vendita del libro saranno devoluti ad Suedtirol Sport Hilfe, associazione che sostiene i giovani sportivi altoatesini”.

C'è il lieto fine o magari dovrà fare un capitolo a fine stagione?

“Per com’è strutturato il racconto, il lieto fine c’è al termine di ogni sezione. Il miglior lieto fine, comunque, è ancora da scrivere…magari quest’anno con la conquista della serie B. Per quanto mi riguarda sono già pronto ad una riedizione aggiornata di FCS Fantastica Avventura”.













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