Fondo: la classica Dobbiaco-Cortina va ai soliti noti

La granfondo alla russa-italiana Bitchougova. Tra i maschi vola il trentino Bruno Debertolis



CORTINA. È stata una fuga solitaria quella di Bruno De Bertolis alla Dobbiaco Cortina di oggi, la granfondo di sci nordico che unisce l'alta Pusteria con l'ampezzano: dopo il lancio dalla piana di Dobbiaco, il trentino del team Hartman ha impresso un ritmo di gara infernale che ha creato selezione sin dopo il primo chilometro. Hanno cercato di resistere alla cadenza di Debertolis il fratello Ivan, il compagno di squadra Reinhard Kargruber e il fiemmese Moreno Giacomelli ma nulla hanno potuto contro la forza di braccia di Debertolis e della sua scelta dei materiali: sci da alternato e preparazione soletta da skating con paraffina di scorrimento, quindi niente sciolina di tenuta. Una soluzione tecnica ormai sempre più frequente nelle granfondo in tecnica classica che impone il "passo spinta" come scelta obbligatoria e, per i fondisti elite, la più redditizia. Al passaggio intermedio di Cimabanche il leader della corsa aveva due minuti di vantaggio sugli inseguitori, distacco aumentato a 3'02" sotto lo striscione d'arrivo collocato come tradizione nel cuore di Cortina d'Ampezzo, ai piedi del campanile. "E' probabilmente una delle vittorie più belle della mia carriera - ha commentato all'arrivo De Bertolis con la corona d'alloro al collo - è stata una giornata magica con l'emozione dell'arrivo nel cuore di Cortina".

Bruno ha avuto tempo di assistere allo sprint finale per il completamento del podio, con il trentino Moreno Giacomelli (tra i più forti amatori italiani in tecnica classica) che conquista il secondo posto ai danni di Ivan De Bertolis; ai piedi del podio l'altoatesino Kargruber, l'unico con sci con sciolina di tenuta che lo hanno inevitabilmente penalizzato soprattutto nella discesa verso Cortina.
I materiali sono stati protagonisti anche nella gara femminile che hanno visto nella prima parte il netto dominio di Veronica De Martin Pinter, vincitrice della passata edizione: a Cimabanche la bellunese poteva contare su due minuti di vantaggio sulla compagna di squadra, la russa naturalizzata italiana Eugenia Bitchougova, anche lesi del team Hartman di Trento. Nella discesa verso Cortina il dramma: gli sci che si sono dimostrati efficaci nella prima parte di gara, hanno rallentato la corsa della veneta nella seconda metà, consentendo alla Bitchougova di recuperare e vincere.













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