Motocross 

Gamper ritorna in pista «Come una liberazione»

BRESSANONE. Da qualche giorno anche i motociclisti hanno ripreso l’allenamento. Tra questi c’è Florian Gamper, pilota di motocross e dall'inizio dell'anno presidente e pilota dell’AMC Bressanone. Gli...


Daniele Magagnin


BRESSANONE. Da qualche giorno anche i motociclisti hanno ripreso l’allenamento. Tra questi c’è Florian Gamper, pilota di motocross e dall'inizio dell'anno presidente e pilota dell’AMC Bressanone.

Gli chiediamo quali sono le prime sensazioni dopo il ritorno in pista, ad Arco, con una serie di regole “nuove” da rispettare.

«Sono un appassionato di motocross e il ritorno in sella è stato ovviamente un senso di liberazione dopo lo stop forzato. È molto bello essere tornato in pista. L’allenamento è tranquillo, anche perché ora abbiamo un limite di atleti che possono essere presenti contemporaneamente in pista. La mia prima impressione è positiva. Tutti rispettano le regole e questo è un ottimo segnale».

- Come sono cambiate le regole di sicurezza rispetto a prima?

«Ci sono alcune importanti novità. Ora ogni pilota deve registrarsi prima della propria sessione di allenamento. Il comitato Fmi di Trento si occupa di gestire queste disposizioni. Inoltre dobbiamo rispettare il limite di atleti presenti in pista contemporaneamente e questo vale sia per gli allenamenti che per le future gare. È un po' strano, ma sono assolutamente d’accordo con questa decisione».

- Gli altri piloti come si stanno adattando, come hanno reagito?

«I nostri atleti si stanno allenando in Trentino nel massimo rispetto delle nuove disposizioni. Noi motociclisti abbiamo anche il compito di essere degli esempi, perché siamo tra i primi a riprendere l’attività, quindi dobbiamo farlo seguendo le disposizioni».

- Come sono cambiati gli allenamenti nell’ultimo periodo?

«Anche in questo caso è cambiato molto. Dopo gli allenamenti a casa che hanno sostituito quelli che prima si svolgevano in palestra, due-tre volte a settimana, ora l’obiettivo di tutti è quello di recuperare la condizione sulla moto».

- Il Trofeo delle Regioni è già stato annullato. Decisione giusta?

«È un peccato, ma la decisione è comprensibile. Quella di quest’anno è una stagione diversa, anomala, tutta particolare, surreale. Speriamo, magari a fine estate, di poter partecipare a qualche gara».

All’inizio dell’anno ha assunto la guida dell’AMC Bressanone, quali sono i programmi della società, anche in considerazione di questo particolare momento?

«Ho già avuto modo di lavorare nel Comitato per alcuni anni, maturando esperienza dirigenziale. L’obiettivo che ci anima è quello di rilanciare un motoclub ricco di tradizione come quello di Bressanone. Siamo motivati e pensiamo che possiamo farcela, nei modi e nei tempi giusti, animati da tanta passione».

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