Goggia e Michielin assieme sul palco ma senza il duetto 

Conosciutesi un anno fa, Sofia e Francesca sono grandi  amiche e condividono la passione per la Juventus



TRENTO. Non è andato in scena il più improbabile dei duetti, ma l’intesa tra la sciatrice e la cantante c’è. Ieri sera Sofia Goggia e Francesca Michielin hanno duettato all’auditorium Santa Chiara gremito in un gustoso susseguirsi di aneddoti e rivelazioni. Conosciutesi un anno fa per un servizio del settimanale della Gazzetta dello Sport, Goggia e Michielin col tempo sono diventate amiche e hanno diversi punti in comune a cominciare dal tifo per la Juventus (Sofia ha pure visto dal vivo la finale dello scorso maggio a Cardiff, anche se ha ammesso di non capirne molto di calcio), continuando con la passione per la musica, il ballo e la velocità. Ma se Sofia è veloce sugli sci, Francesca è appassionata di motori, al punto da aver composto una canzone ispirandosi al pilota Fernando Alonso.

Diverse sono invece nell'approccio agli appuntamenti importanti. Se Francesca non è scaramantica, Sofia ha il rito della doccia gelata appena sveglia e addirittura indossa un tipo di slip diverso a seconda della disciplina che deve affrontare.

Passando ad ambiti prettamente sportivi, messa da parte la stagione passata con la conquista dell’oro olimpico in discesa e la Coppa del Mondo di specialità, Sofia Goggia sta preparando i prossimi imminenti appuntamenti, dove ancora una volta incontrerà Linsdey Vonn: «È un onore confrontarsi con lei – ha spiegato – e quando avrò smesso racconterò sempre di avere avuto la fortuna di poter sciare nell’epoca della più grande sciatrice di tutti i tempi e di essere riuscita pure a superarla in qualche occasione».

Con lei ci sarà la compagna di allenamenti Francesca Brignone, che sta guarendo da un infortunio: «Per me lei costituisce uno stimolo indispensabile. Siamo due sciatrici completamente diverse: lei molto precisa, io molto potente ma proprio questa è la nostra forza perché ognuna cerca di rubare qualche segreto all’altra per migliorare. Tutti dicono che questa sarà una stagione difficile ma io la vivo in maniera diversa, anzi sarà persino più facile perché le prossime Olimpiadi sono tra 4 anni e non posso “perdere”. La Coppa del Mondo generale? Penso che prima bisogna mettere in bacheca altre “coppette”, quelle di specialità. Per il momento ne ho una sola, l’idea per quest’anno è di confermarla e fare il possibile per affiancarle anche quella di super G. Poi alla coppa generale ci si pensa sempre perché, con le Olimpiadi, è il sogno di ogni bambino che si avvicina allo sci». (pa.t.)















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