Golf in versione urbana a Trento, un successo nato ad Appiano
Appiano. Di successo in successo. La Curtes di Appiano sabato ha messo un’altra ciliegina sulla torta, aggiungendo al proprio palmares un nuovo coronamento, quello della tersa edizione di Trento...
Appiano. Di successo in successo. La Curtes di Appiano sabato ha messo un’altra ciliegina sulla torta, aggiungendo al proprio palmares un nuovo coronamento, quello della tersa edizione di Trento InCity Golf.
È un’idea di Kurt Anrather, eclettico organizzatore altoatesino che spazia in molti ambiti e non solo sportivi. Quella del golf cittadino è un’iniziativa che ha già preso piede non solo in regione o in Italia, ma anche all’estero. Eventi a Vienna, Berlino, Cortina, Verona, Firenze, tante altre località e a Trento per la terza volta. In città la Curtes ha realizzato 18 originali buche nei punti più reconditi e con difficoltà che si sono dimostrate davvero alte. Quelli che sembravano semplici colpi da “tee spettacolo” si sono rivelati invece classici e impegnativi tiri di golf.
Uno staff, quello della Curtes di Appiano, che ha messo in luce una grande professionalità e che ha in calendario una prossima tappa di In City Golf a Innsbruck nel prossimo maggio.
Soddisfatto il Ceo Kurt Anrather: «Trento si presta davvero molto bene perché possiamo fare il giro di 18 buche come in un vero campo da golf, passando per le vie e le piazze più belle grazie anche al Comune, e questa è una cosa molto bella. Abbiamo montato anche il bunker di sabbia, una cosa che si fa sui veri campi da golf, poi c’erano l’ostacolo con l’acqua, il LongTest drive, oltre a dei tee particolari dove si doveva attraversare una porta o lanciare attraverso una finestra, come quelli di Eurospar, Internorm o Mortec. C’erano diverse situazioni che non si trovano solitamente sui campi da golf, ma c’era anche il golf reale, come ad esempio in piazza Dante, con un vero ‘par 4’ sull’erba. Abbiamo avuto un gran lavoro soprattutto per rispettare le norme anti Covid, investendo ovviamente molte risorse per adeguarci alle regole ma lo abbiamo fatto volentieri, perché vedo questo come un evento ‘test’. Alla fine, con le norme che abbiamo seguito e rispettato, tutto è andato bene quindi vuol dire che le regole sono davvero giuste. Ora faremo un bilancio, e ci piacerebbe puntare al poker con la quarta edizione!».