Higuain dà una bella mano alla Juve
Il Pipita recuperato a tempo di record dall’operazione al dito segna il gol che ferma il Napoli. Roma senza freni con la Spal
NAPOLI. Il campionato di serie A si riapre? In realtà non è mai stato chiuso, ma certo ora la corsa del Napoli viene rallentata e a farlo è quell’Higuain ancora contestato per il “tradimento” e che ancora una volta nelle contestazioni partenopee trova benzina ed esaltazione. E soprattutto gol, nonostante una mano operata, per una frattura al dito, praticamente quattro giorni prima. Il Pipita fa vincere la Juve, e ai piani alti della classifica ci si ricompatta. Napoli-Juventus al di là della storica rivalità e della fida scudetto è stata ancora una volta «Stadio San Paolo» contro Higuain. Che il rancore dei tifosi non si fosse placato a 18 mesi dal trasferimento in bianconero si era capito sin dal riscaldamento con l'urlo «mer...» che scattava a ogni tocco di palla del Pipita. Higuain ha reagito, incitando il pubblico a urlare più forte e poi applaudendolo. Fischi e insulti sono proseguiti durante il match e l'atmosfera si è fatta tesa anche in campo. Dopo il gol (il quinto in cinque gare contro i celesti), Higuain ha portato la mano all'orecchio e poi ha cominciato scrutare verso la tribuna come se volesse individuare il presidente De Laurentiis, che l'argentino accusa del suo divorzio dal Napoli. Il patron azzurro aveva parlato di lui nel prepartita: «Se dovessi - aveva detto - vedere Higuain lo saluterei. Io nella vita non provo rancore per nessuno. Mi posso inquietare ma poi dopo poco dimentico tutto. Nel suo caso dopo un po’ di più». Nervi tesi anche con gli ex compagni: a metà primo tempo un tiro di Higuain finisce fuori, il Pipita tira la palla con rabbia su un cartellone pubblicitario e viene affrontato a muso duro da Insigne e Mertens. Volano parole grosse, l'atmosfera di scalda e Higuain protesta con l'arbitro. Una protesta che proseguirà anche all'uscita dal campo a metà gara. Nell'intervallo gli animi si calmano e la ripresa scorre via lisca. L'astio dei tifosi azzurri resta come pure la rivincita a suon di gol di Higuain che firma la vittoria della Juve e riapre la sfida scudetto.
In precedenza, nel primo anticipo delle ore 18.30, nessuna sorpresa: la Roma va col liscio e batte 3-1, senza troppa pietà, all’Olimpico, una Spal che l’«aiuta» rimanendo in dieci per 80’ (espulso Felipe).