Hockey: il Bolzano in corsa per il primato

Importante vittoria in casa del Val Pusteria e i biancorossi riaprono i giochi


Michele Bolognini


BRUNICO. Bolzano, fortissimamente Bolzano. Il derby è biancorosso, e la lotta per il primo posto non è ancora chiusa. Foxes cinici, concreti, con l'istinto del killer, e il Val Pusteria deve alzare bandiera bianca.
Solita incredibile atmofera alla Leitner Solar Arena, con quel tocco di entusiasmo e passione in più che solo il derby con il Bolzano sa regalare: già un'ora prima del match viene appeso il cartello del tutto esaurito, e diverse centinaia di spettatori sono costretti a tornare sui propri passi e seguire la partita via radio. Dagli spalti al ghiaccio, da segnalare l'assenza di Joe Cullen (problema ad una mano) in casa Val Pusteria, mentre i biancorossi recuperano Zisser ma devono rinunciare a Lehtinen e Bernard. Il risultato è che coach Adolf Insam ha un roster come sempre ridotto all'osso con cinque terzini (compreso il neo-acquisto Busto) e nove attaccanti contati, più i giovani Franza e Widmann a fare "numero" in panchina. Gli oltre 2mila cuori che spingono i lupi, e gli 8 punti di margine in classifica, non fanno paura ai Foxes, che partono subito a mille: bastano poco più di 30 secondi, infatti, a Irmen, per correggere in rete il servizio di Fretter. La risposta dei padroni di casa è affidata alla fucilata all'incrocio dei pali di Helfer in superiorità numerica che regala il pareggio ad un Val Pusteria che dimostra di soffrire non poco l'incisività e la concretezza di un Bolzano ben disposto sul ghiaccio e in grado di fare male in contropiede con il terzetto Fretter-Irmen-Scandella, a tratti incontenibile. I padroni di casa, che cercano di tenere comunque in mano il pallino del gioco, pagano la serata di scarsa vena della "stella" Rob Sirianni, e la manovra offensiva dei lupi ne risente in fantasia e imprevidibilità. A dare una bella mano ai suoi ci pensa poi Matt Zaba, che salva per due volte su Desmet, e su un disco rubato in zona neutra la veloce transizione di Fretter consente a Zisser di firmare il nuovo vantaggio biancorosso. Il gol manda ulteriormente in tilt il collaudato sistema di gioco della Mair-band, e il Bolzano continua a colpire con micidiale cattiveria agonistica: la terza marcatura arriva negli ultimi scampoli del primo tempo grazie ad una precisa saetta di un Gordon in costante crescita dal punto di vista fisico e tecnico. I lupi provano a reagire in avvio di secondo tempo premendo con più convinzione sull'acceleratore, ma la difesa biancorossa alza un muro invalicabile. Con Hofer in panca puniti, Fretter cala il poker, e che la serata dei Foxes sia di grazia lo dimostra anche il clamoroso palo centrato da Tauber nella fase finale della frazione. Il terzo tempo si apre con la botta di Persson che vale non solo il 2-4, ma anche il gol numero 5mila in serie A per il Val Pusteria: ma è l'unica gioia della serata per i lupi, che non riescono più a girare la partita. Il Bolzano espugna la Leitner Solar Arena e batte un colpo soprattutto dal punto di vista psicologico.
Vince anche il Renon, che con un terzo tempo d'autore riesce ad espugnare Pontebba (esordio di Pittis): i Rittner Buam devono inseguire per tutta la partita, ma negli ultimi minuti piazzano un tris micidiale: Pikkarainen trova il pareggio, Ramoser mette la freccia e Daccordo piazza l'acuto finale.













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