Hockey, il Bolzano si affida a Insam per riconquistare lo scudetto

La rivoluzione biancorossa parte dalla panchina. Sarà Adolf Insam il nuovo coach del Bolzano: vinto il ballottaggio con il grande ex Bob Manno, il tecnico gardenese torna a fare l’allenatore a tempo pieno dopo un anno quasi sabbatico



BOLZANO. La rivoluzione biancorossa parte dalla panchina. Sarà Adolf Insam il nuovo coach del Bolzano: vinto il ballottaggio con il grande ex Bob Manno, il tecnico gardenese torna a fare l’allenatore a tempo pieno dopo un anno quasi sabbatico. «Poter allenare questa squadra è un onore - spiega Insam - ma anche una grandissima sfida. Bolzano è, e resta, la piazza più importante dell’hockey su ghiaccio italiano, e mi fa molto piacere tornare su questa panchina a 13 anni di distanza».
 Già, da quel 1997, quando l’ex capitano del Gardena fu chiamato dal presidente Knoll a salvare una stagione iniziata nel peggiore dei modi (operazione riuscita con la conquista dello scudetto numero 14), di acqua sotto i ponti ne è passata un bel po’: in mezzo ci sono 3 anni alla guida della nazionale italiana, e ben 10 stagioni consecutive a Milano. Un vero e proprio record per l’hockey di casa nostra, capace di cambiare allenatori a ritmo impressionante. «Di quei mesi trascorsi a Bolzano - prosegue Insam - ho un ricordo molto intenso: è stata una parentesi breve, per certi versi dura, ma conclusa nel migliore dei modi. Da lì in avanti la mia carriera di allenatore ha avuto una svolta».
 Adolf Insam non è uomo da mordi e fuggi: preferisce i ragionamenti a lunga gittata, i progetti con una data di scadenza distante nel tempo. E anche Bolzano non fa eccezione, visto che l’accordo con la società biancorossa prevede un contratto di tre anni.
 Mai nel passato, il sodalizio di via Galvani, aveva sottoscritto un matrimonio così lungo con un allenatore. «Bolzano è una squadra che deve essere competitiva ai massimi livelli - sottolinea l’ex coach dei Vipers - non ci sono dubbi, e io sono sempre stato abituato ad allenare squadre costruite per vincere. Sarà così anche questa volta, ma l’obiettivo che ci siamo posti è anche quello di ringiovanire il roster. L’età media dei giocatori italiani è piuttosto alta, quasi tutti hanno superato i 30 anni, e abbiamo l’obbligo di inserire gradualmente forze fresche. Dobbiamo pensare non solo al presente, ma anche al futuro del Bolzano».
 A proposito di futuro, e a proposito di operazione-giovani, sembra quasi logico associare al nome di Adolf Insam quello del figlio Marco, uno dei talenti più interessanti dell’hockey italiano. Classe 1989, Marco Insam è reduce da due stagioni nella Ontario Hockey League, la lega giovanile più forte del mondo, e ora si trova di fronte ad un bivio: tentare la strada dell’hockey universitario oltreoceano, oppure rimettere i pattini nel borsone e tornarsene in Italia?
 Se scegliesse la seconda ipotesi è piuttosto scontato il suo approdo in biancorosso. Insam, il coach, non si sbilancia sulle altre operazioni di mercato («non ne abbiamo ancora parlato»), ma è chiaro che i giocatori li sceglierà direttamente lui. Insomma, una sorta di coach-manager, figura mancata a Bolzano nelle ultime stagioni. I rumors di mercato, in ogni caso, parlano di una bella mano di vernice al roster, soprattutto nel reparto stranieri/oriundi. Gli unici in odore di conferma potrebbero essere Jardine, Pittis e Johnson, mentre per tutti gli altri, da Corupe a Clair, da Häkkinen a Mather, l’avventura biancorossa finisce qua. Al di là dell’inserimento di qualche giovane prospetto, non dovrebbe subire rivoluzioni particolari, invece, il pacchetto dei giocatori locali. Capitan Rolly Ramoser sembra seriamente intenzionato a prolungare di un’altra stagione la carriera, mentre l’unico che rischia seriamente di restare tagliato fuori sembra essere l’altro Ramoser, ovvero Florian.
 In contemporanea con l’avvento di Adolf Insam sul pancone, potrebbe esserci un piccolo passo indietro da parte del presidente Dieter Knoll. Secondo alcune voci, infatti, il massimo dirigente biancorosso sembrerebbe intenzionato a lasciare la “poltrona” pur mantenendo saldamente in mano il controllo della società.
 Da segnalare, infine, la curiosa modalità utilizzata per scegliere Insam: i 24 membri del direttivo dell’Hockey Club Bolzano, infatti, sono stati chiamati a pronunciarsi tramite votazione. Cinque i candidati: Adolf Insam, Bob Manno, Dave Baseggio, Hans Zach e Jari Helle. Il tecnico gardenese ha ricevuto ben 22 preferenze: un bel pieno di fiducia













Altre notizie

Attualità