Hockey: il Bolzano vince all'ultimo respiro

Il solito Fretter risolve la sfida con il Renon ad un minuto dalla fine


Michele Bolognini


BOLZANO. Un derby da infarto. Lo vince il Bolzano grazie all'ennesima magia di Colton Fretter a meno di un minuto dal termine, e il Renon si mangia le mani per aver sprecato una rimonta che sembrava quasi impossibile. Ma partiamo dall'inizio: 2mila spettatori al Palaonda per la serata di Giulio Scandella, al suo esordio con la maglia del Bolzano. "Le Roi" viene inserito in seconda linea al posto di Gordon, spostato a sua volta in difesa, e il blocco completato da Mazzolini e Insam ne guadagna in velocità e imprevidibilità. I Rittner Buam, scesi sul ghiaccio privi di Bregenzer, Higgins (tagliato) e Deschenes (non ancora pronto per l'esordio), iniziano bene: il terzetto Watson-Tudin-Baker tiene spesso in apprensione la retroguardia biancorossa che capitola proprio su tiro di Baker nel traffico che sorprende Zaba sul suo palo. La risposta biancorossa, tanto per cambiare, è affidata a Colton Fretter: il "chirurgo" ripulisce per l'ennesima volta dalle ragnatele l'incrocio dei pali, ma questa volta cambia copione. Niente tiro di polso, il pareggio arriva su una fucilata al volo in diagonale nata da un rimorchio letto molto bene da Souza. Il Bolzano, nonostante l'1-1, fatica a imporre il proprio gioco, ma la musica cambia radicalmente nel secondo tempo, che si trasforma in un autentico monologo biancorosso. I primi minuti sono un assedio costante alla gabbia di un Cloutier in serata di grazia ma che si vede arrivare dischi da tutte le parti. Il Renon riesce a uscire dall'affanno affidandosi solo alla classe di Tudin, ma nel giro di un minuto e mezzo la gabbia ospite viene trafitta per due volte. Sull'uscita da una penalità di Fretter i Foxes partono in transizione, e il tiro di Souza, non trattenuto da Cloutier, viene deviato in rete da Irmen, che torna al gol dopo cinque turni di astinenza. Su un'azione piuttosto simile poco dopo Scandella riesce a "bagnare" con un gol il suo esordio in biancorosso trovando un tocco sottomisura che beffa Cloutier il quale si vede scivolare il puck sotto il corpo. A questo punto il Renon si getta in avanti, ma lo fa in maniera disordinata, spalancando la porta ai contropiede di un Bolzano che rischia di prendere il largo. Cloutier risponde alla grande su Lehtinen e Dorigatti, e quando il portierone del Renon non ci arriva ci pensa la traversa a negare a Mazzolini la gioia del gol. Il match sembra in discesa per i padroni di casa, ma due lampi di Ramoser nel giro di un minuto e mezzo, con la complicità di una retroguardia biancorossa piuttosto allegra, riportano l'incontro in parità. Gli ultimi minuti sono adrenalina pura: Bolzano si salva su una doppia inferiorità numerica (Watson sfiora il gol), ma quando l'overtime sembra inevitabile Fretter piazza la zampata vincente, con l'ulteriore emozione della prova video che comunque dà ragione all'attaccante biancorosso, il quale si toglie lo sfizio di realizzare la tripletta a porta vuota. Bolzano guadagna due punti sul Val Pusteria, sconfitto dopo un'infinita serie di rigori contro un Cortina in vantaggio di due gol fino a cinque minuti dal termine, e tre sul Valpellice messo ko dal Fassa. Unica nota negativa la notizia della scomparsa di Charly Longarini, grande protagonista del primo scudetto del Bolzano.













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