I big di sci, slittino, fondo, biathlon e salto si concedono ai tifosi giunti a Obereggen

I campioni altoatesini della neve in festa a Obereggen

I big di sci, slittino, fondo, biathlon e salto si concedono ai tifosi giunti a Obereggen. Innerhofer: «Peccato per Ravetto» Zöggeler: «Per un anno continuo»



OBEREGGEN. "E' un vero peccato che abbiamo perso Ravetto. Anche grazie a lui sono cresciuto così tanto". Lo ha detto Christof Innerhofer da Obereggen, la località della val d'Ega che ha voluto organizzare una festa pubblica per i campioni altoatesini degli sport invernali. "In questi giorni mi tornano alla mente i trionfi dei mondiali di Garmisch. Sapevo che potevo vincere una medaglia perché era tutto l'inverno che sciavo bene. Quale conta di più? Tutte tre hanno il loro significato. La prima è stata subito d'oro, con la seconda ho dimostrato di saper sciare su nevi morbide e per questo sono orgoglioso. A me piacciono sempre piste ripide con nevi da spaccare, ghiacciate e dure".
Le dispiace quindi dell'addio di Ravetto?
"Certamente. Fino a due anni fa mi è stato vicino, nell'ultima stagione lo abbiamo visto di meno considerando che aveva tanto da fare essendo direttore tecnico sia degli uomini che delle donne. Lui sapeva darci la giusta carica, peccato aver perso una persona così speciale - ha affermato il finanziere di Gais soprannominato "Winner" -. E' stata una cosa politica, io non ho seguito questi problemi, non ho letto neanche un articolo. Forse anche lui non voleva continuare".
A chi il dopo Ravetto?
"Immagino passerà ancora tanto tempo. So che quelli che sono stati contattati hanno rinunciato tutti".
E' cambiata la sua vita?
"Si, perché non sono più a casa. Ho tanti impegni tra presente e fotoshooting".
Come già annunciato nel corso della stagione appena conclusa, Armin Zöggeler (Carabinieri) sarà in pista anche la prossima stagione. "Come già detto sarò in pista anche nell'inverno prossimo. Tra un anno di questi giorni farò le mie valutazioni se proseguire fino alle Olimpiadi di Sochi 2014. Dipenderà dalla salute ma anche dalla motivazione e dagli avversari che troverò sulla mia strada".
"Sono molto contento della medaglia in supercombinata, ci speravo considerando che è stata una stagione difficilissima - ha detto Peter Fill, carabiniere di Castelrotto -. Dopo la Coppa in Val Gardena posso dire che non mi sono quasi più allenato. Se non ero all'ospedale vicino a mio padre ero in pista a gareggiare. Ravetto? Mi dispiace molto, ma l'hanno fatto andar via. So già che Cornaz ha rinunciato".
Dallo sci alpino allo snowboard con Roland Fischnaller (Esercito) che dopo un decennio ha fatto tornare l'Italia della tavola sul podio iridato. "Da quest'inverno ho un nuovo coach, Erich Pramsohler, tra i miei migliori amici. Con lui ho avuto un buon feeling già nel primo allenamento. Credevo più nella medaglia in slalom e non in slalom gigante. Con Aaron March abbiamo conquistato ben nove podi in questa stagione, un strepitoso bilancio".
Ha definito "ottima" la sua annata, Renate Gietl, laureatasi campionessa mondiale nello slittino su pista naturale che però si è detta rammaricata per il mancato ingresso del suo sport nel programma olimpico: "la federazione internazionale non fa niente per noi in questo verso, pensa solo all'artificiale".

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