Il Bolzano non stecca la “prima” ai playoff

Pallamano serie A. Nell’andata dei quarti di finale la squadra di coach Fusina parte male ma poi surclassa Sassari


di Francesco Servadio


BOLZANO. Buona la prima. Esordio vincente per il Loacker Bolzano ai quarti di finale scudetto.

Dopo un avvio difficile, i biancorossi prendono in mano le redini del gioco, facendo valere la propria superiorità tecnica. Contro il Sassari finisce 44-32. Primo quarto d’ora di gioco nervoso per i padroni di casa, scesi sul parquet un po’ molli.

E’ sufficiente un time out, chiamato da coach Fusina, per richiamare all’ordine i campioni d’Italia. A sbloccare il match provvede Gaeta, dopo cinquanta secondi. Si impongono subito all’attenzione i due portieri. Fovio (Loacker) para su Bobicic, mentre Grande neutralizza il sottomano di Sporcic, all’1’45”. Masia sigla il pareggio, ma Maione riporta avanti i suoi compagni (2-1 al 2’25”). Gufler realizza il 3-1 un minuto dopo.

Il Sassari tuttavia non si arrende. Sporcic subisce un’esclusione temporanea e il Sassari si lancia all’attacco. Il 3-3 porta la firma del Nazionale, Alejo Carrara (6’). Turkovic sbaglia un sette metri, ma Sporcic non perdona: il centrale croato supera il “muro” sardo e infila il 4-3. Gli ospiti non demordono: Mbaye fa sognare il Sassari, che conduce 4-5 (8’50”). Il vantaggio dei sardi è tuttavia una meteora di passaggio e brilla per poco. La squadra di Gusinu soffre le ripartenze veloci di Radovcic e soci, che diventano progressivamente padroni del campo. Carrara e Pirino illudono i propri tifosi: ora il parziale è 5-7 al 10’47”. E’ proprio in questo momento che mister Fusina decide di spendere il suo primo timeout. I biancorossi hanno bisogno di schiarirsi le idee.

L’allenatore biancorosso “sveglia” i suoi ragazzi, che tornano in campo con un piglio diverso. Pilo e Turkovic animano il match (7-8 e 8-8), Grande para su Gufler. La partita si scalda immediatamente, grazie alle “fiammate” di Sporcic (16’) e Radovcic (10-8). L’incontro si fa in discesa: sale in cattedra Pasquale Maione. Nonostante il bombardamento dei biancorossi, Grande è uno degli ultimi ad arrendersi. L’ex portierone del Mezzocorona riesce tuttavia solo ad intercettare la conclusione chirurgica di Gufler, dall’ala (12-9 al 19’13”). Un gol di Sporcic e altre due perle di Maione “ammazzano” il match: 15-9 al 21’30”.

Non c’è più partita. Va a segno anche Pircher (18-10 al 23’42”). Gaeta mette a sedere Grande con la sua consueta finta, Radovcic strappa gli applausi del pubblico di casa con una “girella” mozzafiato. Turkovic, Sporcic e ancora un grandissimo Pircher segnano le reti della tranquillità. Il dominio bolzanino è totale: al 30’ il Loacker è avanti 23-13. Il Bolzano va al riposo con dieci gol di vantaggio. Le qualità degli altoatesini sono palesi: il Sassari è alle corde. La formazione ospite fa quello che può. Bobicic mette dentro il 25-14, ma uno scatenato Maione permette ai suoi di condurre 26-14. Scende in campo anche Francesco Volpi, il quale trova subito una rete spettacolare, sotto l’incrocio: 29-16. I sardi pagano a caro prezzo la propria inesperienza, unitamente alle differenze fisiche e tecniche rispetto ai padroni di casa. Nella ripresa, la musica non cambia. Mister Fusina concede spazio ai locali. Sul parquet anche il giovane portiere Felix Andergassen. In evidenza, oltre a Pircher, pure Obrist e Widmann.

«“Il Sassari ha il carattere di Carrara - dichiara Pasquale Maione, al termine della partita - Questa squadra non molla mai. In casa loro sarà ancora più dura. Dovremo mantenere alta la concentrazione, evitando di pensare di essere arrivati. I nostri avversari corrono tantissimo».

Domani si disputeranno gli altri tre quarti di finale.













Altre notizie

Attualità