la kermesse

Il Festival dello sport? Galeotto fu lo slalom di Campiglio

L’amministratore delegato di Trentino marketing Maurizio Rossini: «Cinque anni fa accennai l’idea al vicedirettore de La Gazzetta Gianni Valenti il quale ne ha immediatamente capito l’importanza. La presenza di migliaia di persone non può che portare ricchezza a tutto il comparto»


Franco Nicolussi


TRENTO. Se da un lato La Gazzetta dello Sport ha consolidato il suo prestigio con l’invenzione del Festival dello Sport di Trento dall’altra parte niente di così bello sarebbe capitato senza la presenza della Provincia Autonoma e soprattutto di Trentino marketing, la società che gestisce la promozione turistica del nostro territorio. Amministratore delegato di Trentino marketing è Maurizio Rossini, 59enne originario di Pinzolo, con il quale si parla dell’edizione che sta per cominciare partendo però dall’origine di questa meravigliosa intuizione.

“Cinque anni fa, in occasione dello slalom speciale di Madonna di Campiglio, ho accennato l’idea al vicedirettore de La Gazzetta Gianni Valenti il quale ne ha immediatamente capito l’importanza e la fattibilità in un posto ospitale come Trento. Poi, con la collaborazione della Provincia Autonoma da cui dipendiamo e il comune di Trento, abbiamo messo in moto la macchina organizzativa che da tre anni a questa parte organizza il Festival dello Sport”.Rossini ricorda con particolare piacere le prime tre edizioni del Festival.

“Da subito pensavamo che sarebbe stato un successo ma la prima edizione del 2018 ha positivamente sorpreso anche noi. Il motivo del successo va ricercato anche sulla particolare attenzione rivolta alle molte discipline sportive presenti che quindi hanno coinvolto tante persone e non solo chi ama il calcio o qualcos’altro. Nel secondo anno abbiamo migliorato il format con mostre a tema ed esibizioni in diretta dei campioni assieme ai tifosi. L’anno scorso la pandemia non ha permesso la presenza del pubblico ma assieme alla Gazzetta non volevamo assolutamente mancare e quindi è andata in scena un'edizione virtuale. Quest’anno vogliamo rifarci anche se le restrizioni dovute al Covid non potranno permetterci la totale capienza degli impianti al chiuso”.

La macchina organizzativa del Festival non si ferma mai come sottolinea l’amministratore delegato di Trentino marketing.

“Mentre la manifestazione è ancora in corso Valenti pensa già alle migliorie da apportare per le edizioni future per cui subito dopo la conclusione si comincia a pensare all’anno seguente. La Gazzetta definisce il palinsesto mentre noi abbiamo la responsabilità di tutti gli aspetti organizzativi gestendo gli spazi esterni (e non) dove si svolgeranno le manifestazioni. Un altro aspetto decisivo che facciamo è la gestione della sicurezza ovviamente assieme agli organi preposti”.

L’investimento che la Provincia Autonoma realizza, attraverso Trentino marketing, nell’organizzare il Festival dello Sport viene ampiamente e rapidamente ripagato secondo Rossini.

“Nell’immediato la presenza a Trento di decine di migliaia di appassionati che vengono da fuori non può che portare ricchezza a tutto il comparto turistico della città. A lungo termine il ritorno d’immagine rende dei benefici vari al turismo locale senza dimenticare che la promozione turistica del Trentino è incentrata per il 70% su attività sportive che trovano il loro suggello nel Festival dello Sport di Trento”.

Come tanti italiani anche Maurizio Rossini è appassionato di sport e, dietro all’uomo con grandi responsabilità e soddisfazioni, c’è il tifoso che grazie al Festival ha vissuto momenti indimenticabili incontrando personaggi incredibili ma che ha ancora qualche sogno nel cassetto.

“Difficile scegliere qual'è stato il momento più bello tra i tantissimi vissuti incontrando personaggi sportivi in questi primi tre anni di Festival dello Sport. Da interista direi immediatamente l’evento con gli eroi del Triplete del primo anno ma come dimenticare tutti gli atleti paralimpici con il loro potente messaggio di vita a cominciare da Bebe Vio che avremo anche quest’anno. Il sogno nel cassetto è quello di ospitare in una delle prossime edizioni il mitico tennista svizzero Roger Federer ma, a proposito di novità, vi rimando alla presentazione ufficiale di giovedì 7 ottobre al Teatro Sociale perché in quel contesto vi annunceremo delle succose sorprese alla nostra creatura”.













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