Il nuovo Druso sarà senza pista d’atletica

Approvato e inviato alla Lega Pro il progetto di ristrutturazione (4200 posti): per l’Alto Adige speranze di iscrizione


di Davide Pasquali


BOLZANO. Niente tribuna provvisoria subito, anche perché mancherebbero i tempi tecnici per montarla entro agosto, bensì uno stadio da rinnovare nel giro di tre anni, con tre tribune per un totale di oltre 4.200 spettatori. E senza più pista per l’atletica, disciplina che dovrà trasferirsi in toto al campo (che verrà rinnovato) di Santa Geltrude.

Quasi fuori tempo massimo per salvare il prossimo campionato in Prima divisione dell’Alto Adige, ieri la giunta comunale ha approvato il progetto di massima per il risanamento e l’adeguamento alle prescrizioni nazionali dello stadio Druso. La relativa comunicazione è stata spedita al presidente Baumgartner e alla Lega Pro, il cui consiglio federale domani tratterà il ricorso della società bolzanina contro la mancata iscrizione alla Prima divisione proprio per l’inadeguatezza dello stadio. A questo punto, per l’Alto Adige si riaccende più di qualche speranza. Ma il nodo - dentro o fuori dal campionato 2012/13 - si scioglierà definitivamente soltanto domani.

Il progetto di ristrutturazione dello stadio Druso approvato in giunta comunale è commisurato al contributo di 6 milioni di euro deliberato solo una settimana fa dalla giunta provinciale, cui verrà aggiunto un altro milione da parte del Coni. Come ha precisato ieri il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, «il progetto, elaborato in house, comporta la demo-ricostruzione della tribuna Canazza, la costruzione di una nuova tribuna a ridosso del Lido, la realizzazione di un manto artificiale e la ristrutturazione parziale, anzi parzialissima, della tribuna Zanvettor».

Oltre a ciò è prevista «una rivisitazione complessiva degli accessi, in maniera da separare definitivamente il Palamazzali dallo stadio Druso e la realizzazione di una parcheggio di servizio nella parte nord. Qui si potrebbe, in teoria e in futuro, costruire una ulteriore tribuna con un parcheggio interrato, sempre sul lato verso il Palamazzali». L’idea progettuale per questa quarta tribuna ci sarebbe, ma il Comune attualmente non è in grado di sostenerla dal punto di vista finanziario. «Per ora, nell’area verso il PalaMazzali si realizzerà un parcheggio di superficie. È quello che serve; ossia un posteggio interno, anche per gli ospiti».Questo progetto, ha illustrato inoltre Spagnolli, «ci consente di utilizzare i fondi provinciali in tempi rapidi; appena la Provincia ci comunicherà di averci dato questi soldi, noi li metteremo a bilancio con delibera di consiglio e poi avremo tutti i presupposti per poter fare la gara d’appalto di progettazione. Una gara europea, perché la progettazione costerà più di 200 mila euro. Poi ci sarà la realizzazione eccetera. Ci vorranno non meno di tre anni». Un tempo lungo, ma dovuto al fatto che si vuole che l’attività agonistica prosegua. «L’operazione si potrebbe fare tranquillamente in due anni o meno, ma così si salterebbe un campionato, o uno e mezzo. Al Druso gioca l’Alto Adige, ma gioca anche il Bolzano, e noi dobbiamo e vogliamo garantire che entrambe le squadre possano continuare la loro attività».

Già venerdì scorso il sindaco ha scritto al presidente Baumgartner e per conoscenza a Lega Pro, «intanto per poter assicurare all’Alto Adige la prossima stagione in Prima divisione».

A parte questo, il nuovo impianto non vedrà più la presenza di una pista di atletica. «Le piste, in pratica, non ci stanno fisicamente. Già adesso non sono più complete, perché non c’è posto. Infatti, da quando è stata eseguita l’ultima ristrutturazione, una quindicina di anni fa, non si possono più disputare competizioni, perché la pista non è abilitata per le gare. Per tenerci l’impianto di atletica dovremmo allargare il tutto, ma ci manca lo spazio: la tribuna Zanvettor è intoccabile perché sotto tutela, mentre dalla parte opposta non ci si può allargare, dato che siamo in area golenale». Per quanto riguarda la scelta del manto sintetico, Spagnolli ha spiegato: «È doverosa, ci serve un campo che si può calpestare sempre. Non ci possiamo più permettere campi che si possono utilizzare solo la domenica per la partita, mentre tutto il resto della settimana stanno lì vuoti. Il manto sintetico dura fra dieci e quindici anni, però ci si può giocare tutti i giorni».

Per la pratica dell’atletica, verrà risistemato il campo di Santa Geltrude. «Sarà una nostra priorità per il prossimo anno, anche se ancora rimane il problema del campo di lancio. Non abbiamo ancora trovato il posto giusto, ci stiamo lavorando».

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