Il vento si porta via lo slalom e il biathlon 

Gare riprogrammate, ma se non calasse sarebbero guai



GANGNEUNG (Corea del Sud). Da Olimpiadi dei record a Olimpiadi del freddo e sopratttutto del vento. Eolo sembra essersi scatenato e aver fatto capolino proprio tra PyeongChang e Gangneung, i due siti olimpici dei Giochi 2018. Mai come in questa Olimpiade lo sci alpino è stato così penalizzato. Disputata alla bell’e meglio la combinata maschile che ha comunque visto trionfare il numero uno del momento, Marcel Hirscher, ieri doveva andare di scena lo slalom speciale femminile, ma i paletti piantati sulla pista di YongPyong erano preda alle raffiche di vento. Dopo due posticipi s’è deciso di andare tutti nel parterre e inserire la gara nella giornata di domani con le due manche (la prima alle ore 2 italiane e la seconda alle 5.15) che si ritroveranno in mezzo il supergigante maschile (ore 3 della notte italiana).

Non era mai accaduto nella storia che, a causa del vento, venisse addirittura annullato uno slalom. Le raffiche sui monti coreani, dai paesaggi ben diversi rispetto a quelli alpini o dolomitici ma comunque con un loro fascino, soffiano forti e spesso continue. I misuratori della velocità delle folate riportano anche 120 chilometri orari. E così ieri, a causa del forte vento, anche l’individuale del biathlon femminile, prevista per la serata coreana, è stata posticipata a oggi.

Se in montagna ad aggravare la situazione sono le basse temperature, a fondovalle c’è poco da stare tranquilli: il problema sono le conseguenze del vento forte. Ieri al villaggio media di Gangneung le raffiche hanno distrutto i gazebo degli addetti ai varchi d’accesso alle palazzine degli alloggi. Il vento ha letteralmente sradicato dall’asfalto alcune recinzioni metalliche e strappato gli striscioni che ricordano che siamo alle Olimpiadi di PyeongChang 2018. In alcuni momenti è stato difficile anche camminare, per di più con il forte rischio che qualche oggetto potesse colpire le persone. Alle fermate dei trasporti per i media la cartellonistica verticale che serve per indicare il numero dei bus è stata abbattuta. Paura anche dentro all’interno dei capannoni che servono per i servizi comuni.

Qualche momento di paura anche al Parco olimpico di Gangneung. Gli organizzatori hanno diffuso, sugli indirizzi di posta elettronica dei giornalisti accreditati ai Giochi, un avviso urgente che avvisava del fatto che tutte le attività nelle aree comuni del Parco costiero erano state sospese al fine di garantire la sicurezza di tutto il personale. Agli spettatori veniva detto di restare in luoghi chiusi e sono stati chiusi i media center dei singoli stadi.

Insomma, dopo il grande freddo che nei giorni scorsi aveva toccato anche i 23 gradi sottozero, dopo il norovirus ovvero la violenta influenza gastrointestinale che dopo aver toccato i 200 casi sembra (fortunatamente) essersi attenuato, adesso la grande incognita è il vento. Il servizio di meteorologia dei Giochi, che monitoria principalmente cinque località, prevede un calo dell’intensità del vento e anche un innalzamento delle temperature sia in montagna che sulla costa. Sta di fatto che al momento attuale nello sci alpino sono a rischio soprattutto le discipline veloci.(m.m.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Attualità