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In attesa dei quarti ecco il caso di doping dello sloveno Jeglic

GANGNEUNG (Corea del Sud). I quarti di finale del torneo maschile di hockey vedono di fronte Repubblica Ceca – Stati Uniti, Atleti Olimpici della Russia – Norvegia, Canada – Finlandia e Svezia...



GANGNEUNG (Corea del Sud). I quarti di finale del torneo maschile di hockey vedono di fronte Repubblica Ceca – Stati Uniti, Atleti Olimpici della Russia – Norvegia, Canada – Finlandia e Svezia – Germania. A eccezione della sfida tra i russi e i norvegesi con i primi favoriti, incerte sono le altre tre partite. Il torneo femminile vede oggi sfidarsi per il bronzo russe contro finlandesi mentre per l’ennesima volta la finale per l’oro sarà Canada contro Usa.

Intanto nell’hockey è arrivato il terzo caso doping dei Giochi di PyeongChang. Il giocatore sloveno Ziga Jeglic è stato trovato positivo a un controllo antidoping durante le Olimpiadi. Già sospeso dal Tribunale Arbitrale dello Sport per violazione delle norme antidoping e già allontanato dal Villaggio olimpico, nelle urine di Jeglic sono state trovate tracce di fenoterolo. Il giocatore, 29 anni, che milita nella Kontinental Hockey League russa nel Torpedo Nizhny Novgorod, ha ammesso di aver preso il Berodual, farmaco che gli era stato prescritto dal medico lo scorso anno in Slovacchia dopo una complicanza respiratorie. «Ho preso questa medicina per curare l’asma e sfortunatamente ho dimenticato di segnalarlo come eccezione terapeutica. A causa della mia negligenza, mi scuso con tutti e fino a quando tutte le procedure antidoping non saranno completate, non farò ulteriori dichiarazioni», ha detto Jeglic. (m.m.)













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