Mountain bike

In più di 4.000 sabato al via della Hero Südtirol Dolomites

Riflettori sui favoriti Paez e Bigham, l'altimetria fa tremare i polsi ai cicloamatori che saranno al via



SELVA GARDENA. Si scaldano le gambe, in Val Gardena e intorno al gruppo del Sella e del Sassolungo in vista della settima edizione della Hero Südtirol Dolomites, la gara di mountain bike che rappresenta il clou del calendario internazionale sulla distanza marathon. E siccome salire sul podio della Hero è impreziosire il proprio palmares, si schierano al via nomi importi della disciplina. Gli occhi saranno puntati sul colombiano Leonardo Paez, autore di un impressionante tris di vittorie tra il 2012 e il 2014 e che attualmente si trova in nona posizione nel ranking mondiale UCI Marathon Series. In casa Italia le speranze sono riposte sul talento bresciano Juri Ragnoli, campione italiano di specialità, titolo vinto per la seconda volta a inizio giugno dopo quello ottenuto nel 2012. Al via anche Tony Longo, primierotto ed ex compagno di squadra di Paez, che ha trionfato per il secondo anno consecutivo all’Alpen Tour Trophy, la massacrante gara a tappe austriaca, a cui va aggiunto il secondo gradino del podio ai recenti campionati nazionali staccato solo da Juri Ragnoli. In gara anche l’enfant du pais Gerhard Kerschbaumer del Team Bianchi Countervail, già campione mondiale U23 e juniores di cross country e 13esimo ai Giochi Olimpici di Londra 2012.

In campo femminile i favori del pronostico sono tutti per la britannica Sally Bigham, la vincitrice della Hero 2013 che l’anno scorso, nell’edizione iridata, è rimasta a bocca asciutta alle spalle di Gunn-Rita Dahle, Annika Langvad e Sabine Spitz. La neo campionessa europea dovrá confrontarsi con la fortissima atleta tedesca Katrin Schwing, anche lei esperta conoscitrice del tracciato per aver vinto la HERO nel 2011 e 2012. Altre candidate per un podio sono la polacca Michalina Zialowska, seconda nel 2014, la tedesca Silke Keinath e l’austriaca Verena Krenslehner. La fortuna azzurra è affidata a Elena Gaddoni, seconda nel 2013.

A far tremare i polsi dei concorrenti sono i valori altimetrici legati ai due percorsi: quello lungo di 86 chilometri ha un dislivello di 4500 metri, mentre quello corto da 60 chilometri ha solo (si fa per dire) 3200 metri di differenziale. Numeri che rendono la Hero la gara di mountain bike più dura al mondo. E nonostante queste salite da superare saranno 4.106 i biker al via sabato mattina alle 7.10 dal centro di Selva Val Gardena. Con loro una sfilata di 50 bandiere, tante sono le nazioni rappresentate in questa edizione, e ben 103 province italiane hanno almeno un proprio biker al via. Ma nonostante la differenza di provenienza, tutti saranno trattati con i guanti dagli oltre 600 volontari coinvolti per tutta la durata dell’evento, distribuiti sia sul percorso di gara che all'interno del paese per aiutare concorrenti ed i tifosi nel vivere al meglio l’esperienza Hero.
 













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