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L’Alto Adige cresce in altezza: è arrivato Di Nunzio

Il forte centrale romano (ex del Cosenza) con i suoi centimetri va ad irrobustire la difesa biancorossa


di Filippo Rosace


BOLZANO. Il nuovo innesto della difesa dell’Alto Adige ha il nome di Francesco Di Nunzio, trentenne difensore centrale che vanta un percorso certamente di rilievo.

Il marcantonio romano (188 centimetri di altezza) ha al suo attivo venticinque presenze nella serie cadetta e 147 in C1, somma che esprime un indiscutibile bagaglio tecnico. Esperienze coltivate sin dai “primi passi” (quelli calcistici) compiuti nel settore giovanile del Vicenza. Per il difensore il debutto in un campionato maggiore arriva nel biennio 2004-2006, periodo in cui veste la maglia del Ferentino, con la quale timbra 37 presenze in serie D. Dalla quarta serie al professionismo il passo è immediato, tanto che nelle tre stagioni successive Di Nunzio vive tre campionati di C2 con il Cassino e, successivamente, quattro stagioni in C1 con lo scudetto del Sorrento, incorniciando 100 presenze e 3 reti. Nel 2013-2014 il debutto in cadetteria con la maglia delle “Vespe” della Juve Stabia. Nella stagione 2014-2015, il difensore torna in serie C1 con il Savoia (13 presenze), mentre nello scorso campionato Di Nunzio vive le esperienze di Melfi (15 presenze) e Cosenza (13 presenze).

L’arrivo di Di Nunzio irrobustisce la prima linea difensiva biancorossa la quale, salutata la partenza di Tagliani (approdato al Lumezzane) attende la risposta di Bassoli circa l’eventuale rinnovo della permanenza a Bolzano del centrale. A portafoglio, oltre alla confermata affidabilità di Gabriel Brugger, la “maginot” difensiva davanti a Marcone (o Coser se non si riuscirà a trovare la giusta “finestra” per l’esperto Pipelet) abbisogna ancora di altre due pedine che il diesse Piazzi piazzerà, con ogni probabilità, nei prossimi giorni.

I quadri tecnici dell’Alto Adige si sono arricchiti dell’arrivo di Cristian Zenoni, fresco di nomina alla guida della Beretti. Il bergamasco, dotato del patentino di seconda categoria Uefa A, arriva dal settore giovanile del Monza, dove ha guidato per tre anni la rappresentativa Allievi della società lariana. Significativo è il percorso calcistico di Zenoni che nella sua carriera è stato uno dei pilastri delle difese di Atalanta, Juventus e Sampdoria. Zenoni collaborerà anche con lo staff tecnico della prima squadra biancorossa a partire dall'imminente ritiro estivo in Val Ridanna. «Non so se arriveremo al format di sessanta squadre – ha dichiarato il presidente Gravina di recente - anche se rimango fiducioso circa la possibilità di poter definire così i nuovi raggruppamenti. Una volta composto il nuovo quadro sarà lecito interrogarsi sulla sua validità o almeno sulla sostenibilità. L’idea del format a 60 squadre non rappresenta una mia battaglia personale ma è ciò che è sancito nelle regole e nelle norme federali e che intendo far rispettare. Il Bellinzago sarà sostituito dalla Caronnese, il Lanciano, a sentire i comunicati stampa del patron Maio, sembra abbia rinunciato. Il Martina non ha fatto domanda. In gravi condizioni ci sono Pavia, Rimini e c’è un problema grave da affrontare a Pagani. Per il resto ci sono situazioni da valutare meglio come quelle di Lucchese, Siena e la stessa Paganese. Per i ripescaggi le società si stanno attivando anche se hanno pochissimo tempo a disposizione. Il consiglio federale del 19 luglio farà le debite valutazioni e adotterà le decisioni. Il 27 luglio il Consiglio di Lega valuterà le domande di ripescaggio ed il 4 agosto avremo l’organico definitivo».













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