L’Alto Adige incanta la cenerentola 

Con l’ultima in classifica settimo risultato utile consecutivo: decidono il gol di Costantino e il rigore parato da Offredi


di Filippo Rosace


FANO. Missione compiuta! L’Alto Adige batte il Fano con il minimo scarto, portando a casa la seconda vittoria in trasferta ed il settimo risultato utile consecutivo. I ragazzi di mister Zanetti si sono imposti in una gara che hanno saputo tenere in pugno per l’intero arco ma che ha rischiato di esser compressa proprio nei secondi finali del settimo minuto di recupero, con il calcio di rigore che il portierone Offredi ha silenziato da par suo. Sul terreno del “Gabriele Mancini”, Zanetti ha srotolato una formazione che ha dovuto fare a meno dell’infortunato Fink, inserendo Broh a centrocampo e sistemando Frascatore sulla corsia esterna di sinistra.

La prima emozione scorre dopo appena trenta secondi, quando Lavini scaraventa la profondità di Filippini, l’attaccante entra in area di rigore e conclude sul corpo di Offredi in uscita. È il Fano che nei minuti iniziale prova a fare la partita, cercando di stringere i biancorossi nella propria metà campo. Sono fasi di gioco durante le quali emerge la sterile combattività dei padroni di casa e la costante ricerca di spazi da parte dei biancorossi, situazione che si verifica al 19’ quando sulla percussione di Tait la palla viaggia verso Cia, il quale, appena dentro l’area di rigore, detta il passaggio indietro per il piazzato Costantino che non ci pensa due volte e di sinistro manda la palla a gonfiare la rete marchigiana. Al 22’ l’attaccante biancorosso si ritrova sui piedi la possibilità del raddoppio, il lancio di Erlic è una pennellata che finisce ai limiti dell’area dove Costantino tocca due volte la sfera prima si sparacchiarla alta. Al 29’ Frascatore conquista di prepotenza una palla a centrocampo, sviluppa in profondità per Gyasi, l’attaccante raggiunge la linea dell’out da dove effettua un cross per il colpo di piatto di Costantino che, appostato sul secondo palo, spedisce abbondantemente sul fondo. Alla mezz’ora è ancora Frascatore l’ uomo assist: cross teso per il centro area dove c’è Cia che s’avvita ma colpisce la palla con la spalla spedendola lontano dallo specchio. Sempre Cia in evidenza al 34’ indirizza un cross a mezz’altezza che sollecita la reattività di Miori che in acrobazia devia in angolo, mandando fuori giri lo stacco di Gyasi in agguato. Al 40’ il Fano provoca apprensione in area di rigore altoatesina, quando Fioretti, su cross di Masetti, s’avvita e colpisce di testa spedendo il pallone sull’esterno della rete.

In avvio di ripresa la compagine di Brevi pratica un tentativo di pressing che però non però non scalfisce l’organizzato dispositivo elaborato da Zanetti. Al 6’ Costantino subisce fallo nella trequarti avversaria, Berardocco detta il cross per Erlic il cui tiro è deviato in angolo da Miori. Il Fano prova a farsi sentire con le palle inattive: all’11’ ci prova Germinale con una punizione dai venti metri, palla a giro che, scalfita da un difensore biancorosso, è abbrancata in tuffo da Offredi . Al 13’ BrevI prova a scompaginare la superiorità territoriale dei biancorossi inserendo Torelli al posto di Melandri. Segue una fase di stanca che si interrompe al 40’: Lanini a scaraventa davanti a Offredi un pallone che Frascatore spazza via eludendo l’intervento di Germinale. Nei minuti finali si concentrano le maggiori palpitazioni. Al 47’ Germinale cerca di destreggiarsi in area, l’attaccante casca a terra sull’attacco di Zanchi ed i marchigiani chiedono a gran voce il calcio di rigore. L’arbitro ammonisce l’attaccante granata per simulazione ed un secondo dopo spedisce sotto la doccia anche Rolfini per le reiterate proteste. Il direttore di gara espelle anche Berardocco accomodato in panchina. Al 54’ l’azione che avrebbe potuto modificare il corso degli eventi: Vinetot va in chiusura su Fioretti e sul contatto il numero 9 granata rotola in piena area. L’arbitro indica il dischetto sul quale si presenta lo stesso Fioretti che prova a beffare Offredi con un tiro nel sette basso, ma l’estremo biancorosso devia. Festa biancorossa, contestazione granata.













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