CALCIO LEGA PRO

L'Alto Adige risorge: gol e spettacolo con il Legnano

Rimonta al Druso, doppietta di Kiem



BOLZANO. Fuochi d’artificio. L’Alto Adige batte il Legnano in rimonta in una sorta di spareggio playoff del Druso, ribalta un risultato che pareva compromesso a metà ripresa, consacra il proprio ruolo d’inseguitrice della capolista Spezia. Il tutto al termine di 90 minuti in cui i biancorossi hanno giocato peggio degli ospiti, ma nei quali la caparbietà degli uomini di Sebastiani è stata superiore agli errori commessi. Decisivo un Kiem in versione centravanti - autore di due reti fotocopia, entrambe di testa su cross di Campo dalla bandierina - e un Albanese abile a riscattare una giornata in ombra con un destro da trenta metri che ha regalato i tre punti ai suoi compagni. Gli altoatesini si rialzano così dopo un periodo opaco, rilanciando le proprie chances di primato e di playoff, il tutto in una giornata in cui nell’undici di Sebastiani non ha funzionato praticamente nulla, nemmeno la difesa, mai così in difficoltà.
 Ma il bello di questo sport è che spesso il risultato non corrisponde a ciò che viene prodotto sul campo, una legge che spesso all’Alto Adige è costata cara nel corso di questo campionato e che per una volta, forse non solo una, ha sorriso ai biancorossi. Il dato di fatto concreto è che Brugger e compagni allungano all’inseguimento dello Spezia, distanziano la sesta in classifica e infliggono un duro colpo a una diretta concorrente.
 Un Legnano che si deve mangiare le mani per quanto successo al Druso, per le occasioni mancate e per aver perso una partita basilare nell’economia del campionato. Ma se è vero, come è vero, che i lombardi sono la più bella squadra passata in viale Trieste quest’anno, ci sarà tempo per rimediare all’incidente occorso. Sebastiani, alla vigilia, aveva annunciato una squadra in salute e vogliosa di riscatto, ha recuperato, in extremis, un Albanese acciaccato, ha schierato il solito centrocampo rimandando l’esordio dal primo minuto di Bigeschi.
 Fatti e scelte che non hanno pagato nel primo tempo senza ritmo impostato dai biancorossi, sempre in affanno nel momento d’offendere, sempre in ritardo nel momento d’interdire. Fatto sta che il Legnano ha fatto capire subito il perchè dei 7 successi fuori casa, rischiando di dare al match un paio di colpi terrificanti in apertura. Fortuna che Bisso, avercelo, ha giocato una partita tanto buona in fase d’appoggio quanto deficitaria in fase di conclusione. Il centravanti veneziano si è mangiato un gol clamoroso a tu per tu con Zomer al 10’ e poi ha fatto il bis quattro minuti dopo su assist di Pontarollo.
 L’Alto Adige ha provato a reagire ma l’unico guizzo è arrivato da fermo, quando Campo ha imbeccato Scavone impreciso nell’incornata.
 Per il resto gli ospiti hanno avuto gioco facile nella tattica, ben eseguita, di spezzare per poi ripartire in velocità, contro un Alto Adige in cui il mix fra Marchi, Albanese e Campo in avanti non ha prodotto nessun risultato.
 Il pareggio poteva dunque essere ben accetto dai biancorossi in chiusura di tempo, ma Brugger ha commesso un fallo inutile dal limite dal quale è nato il tiro vincente di Gaeta con una sfortunata deviazione in barriera.
 A quel punto la ripresa è parsa in salita ma - dopo l’invocato cambio di Fink per Cerchia - alla prima fiammata è arrivato il pareggio: corner di Campo e incornata di Kiem sul primo palo. Nemmeno il tempo per aggiustarsi che gli ospiti ripassavano con un gol degno dei programmi della Gialappas: merito di Bisso, abile nel tocco a sfilare la palla a Zomer nel momento del rinvio per l’accorrente Gaeta che, a porta vuota, insaccava.
 Un episodio che avrebbe steso un toro, non questo Alto Adige. Al secondo e terzo tiro in porta, infatti, Kiem rifaceva centro ricopiando l’azione del primo pareggio e Albanese pescava il jolly da 30 mentri infilando l’incrocio con un destro velenoso. Gioco - partita - incontro, perchè il Legnano falliva due gol grossolani gentilmente concessi dai biancorossi e il risultato non cambiava per la gioia dei biancorossi. Encomiabili e commoventi, con un attacco arranngiato, un centrocampo in flessione e una difesa distratta.
 Finchè la barca va...













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità