Pallamano

L'assist di Tardelli per Stefano Podini

Il campione è pronto a scendere in campo al fianco dell'imprenditore per rinnovare il movimento


di Daniele Magagnin


BOLZANO. Rilanciare il movimento della pallamano italiana con un progetto articolato e strutturato, che parte dalla rivitalizzazione dei vivai, da sviluppare con professionalità e in rete con la scuola, per arrivare al vertice, organizzando l’attività in modo più funzionale, per elevare qualità e interesse e ritrovare competitività a livello internazionale.

È questo l’obiettivo che si pone un folto gruppo, deciso a cambiare l’attuale governance federale per consentire all’Italhandball, un tempo all’ottavo posto nel ranking mondiale, ora precipitata oltre la trentesima posizione, di riprendere quota.

Da un paio d’anni, attorno alla figura del dirigente salernitano Pasquale Loria, è nato un gruppo, chiamato “Il Perimetro”, che ha già raccolto molti consensi a livello nazionale, facendo leva su un programma articolato e ambizioso che poggia sulla trasparenza, tanto da raccogliere molti consensi. Il proposito è quello di proporre un nuovo scenario e un’autorevole alternativa alla ricandidatura alla presidenza federale di Francesco Purromuto, in sella da 20 anni. Alle prossime elezioni della Figh, in programma il prossimo 12 marzo, “Il Perimetro” sosterrà quindi Pasquale Loria. A appoggiare il movimento del “rinnovamento”, c’è, in prima linea, l’imprenditore bolzanino Stefano Podini, da quarant’anni nella pallamano, prima come giocatore e poi come dirigente bolzanino, fondatore e presidente della Lega, uomo di sport a tutto campo: tedoforo, possessore di una collezione unica di fiaccole olimpiche, sostenitore del Comitato olimpico cambogiano con cui ha sfilato ai Giochi, promotore della Handball Academy a Bolzano, in possesso di solide relazioni con i vertici internazionali della pallamano e con il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

«La pallamano ha bisogno di un progetto autorevole – sottolinea – per rilanciare il movimento: promozione, attività, sviluppo, formazione, immagine eccetera. C’è bisogno di un forte impulso. Deve prevalere l’interesse supremo della pallamano, attraverso la programmazione, non è più tempo per le rendite di posizione o la difesa della poltrona».

Stefano Podini, oltre ad interpretare e dare voce ad un diffuso malcontento, attraverso “Il Perimetro” intende proporre un’alternativa all’attuale presidenza: «Serve un rinnovamento – aggiunge – e i presupposti per attuarlo ci sono tutti. La pallamano può e deve crescere. Recentemente altre federazioni importanti, volley in testa, hanno cambiato i vertici, chiudendo un lungo ciclo». La pallamano vuole rinverdire i fasti d’un tempo e ritrovare uno spazio importante, come ai tempi in cui alla presidenza dell’Ortigia Siracusa c’era il mitico Concetto Lo Bello, il re dei fischietti del calcio nazionale. Calcio e pallamano, in Italia, hanno incrociato spesso le rispettive strade,soprattutto per la vicinanza e passione di alcuni personaggi: oltre a Lo Bello, Zibi Boniek e Zdenek Zeman in passato e ora Marco Tardelli. L’autore dell’ “urlo muto” dopo il gol del 2-0 dell’Italia contro la Germania al mondiale spagnolo dell’82, un passato alla Juventus, apprezzato tecnico, anche in azzurro, opinionista Rai sostiene progetto de “Il Perimetro” ed è pronto a scendere in campo per il rilancio dell’Italhandball, come consigliere federale o come consulente.

«Marco Tardelli – sottolinea Stefano Podini – è un amico, un appassionato di pallamano in grado sicuramente di fornirci un prezioso contributo». Alla trasmissione Handball Time in onda su Rttr, Tardelli ha dichiarato: «Mi sono avvicinato alla pallamano grazie all’amico Stefano Podini e mi sono appassionato. E’ uno sport bello, appassionante, che accomuna gesti e movimenti di più discipline, quindi completo. Ha vissuto un buon momento in Italia, anche quando c’era Lo Bello, ora sta attraversando un periodo di stallo. È possibile rilanciarlo promuovendo l’attività di base, sviluppando la formazione dei tecnici, potenziando l’immagine. Credo nelle potenzialità di questo movimento e mi sono messo a disposizione per fornire il mio valido contributo».

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