L’Ingegnere rosa e verde sogna il Gran Premio 

Ippica. Per Diego Romeo, titolare della storica scuderia Incolinx, appuntamento fisso  con il meeting di Ferragosto a Maia: «In piano ho vinto quasi tutto, faccio un pensierino al “Merano”»


Emanuele Orso


Merano. Siamo andati a trovare nel suo "buen retiro" meranese Diego Romeo che per tutti è "l'Ingegnere". Storico ippico, è forse il proprietario per antonomasia. Sua la scuderia Incolinx che porta i colori rosa e verde e che esiste dal 1974. Tanti i cavalli che hanno corso sotto le sue insegne e tanti i traguardi raggiunti. Possiamo citare i due derby vinti. Quello più bello di Worthadd, unico cavallo negli ultimi quarant'anni a vincere Parioli e Derby nello stesso anno, a cui si aggiunge quello di Saent. Due gran premi di Milano (Voila Ici e Benvenue), due Parioli e due Regina Elena. Ma sono tante anche le vittorie all'estero grazie a quello splendido grigio di nome Voilà Ici (dieci corse di gruppo) che nel giorno della presa della Bastiglia andò a sventolare il tricolore in faccia ai francesi proprio nel loro giorno vincendo il Prix Maurice de Nieuil. Il Criterium de Maisons -Lafitte Gruppo 2 con Blu Constellation 119 di Timeform e secondo cavallo in Europa nel 2010 (ora stallone) che a metà dirittura allunga e stacca gli avversari, gelando tutta la tribuna francese. L'Ingegnere sempre tutto d'un pezzo che non si scompone mai, solo lui che sa come gestire le proprie emozioni. Può sembrare anche burbero ma possiamo assicurarvi che chi lo conosce ne conosce i pregi e la bontà. Tanti buoni cavalli da Altieri (il più bello morfologicamente) a Selmis (forse il più forte di tutti ma anche il più fragile) fino ad arrivare agli ultimi anni con lo sfortunato Anda Muchacho (una macchina da guerra) a Brasilian Man, senza dimenticare la roccia Duca di Mantova, Alta Fedeltà (ora mamma). «Ho vinto tutto quello che si poteva vincere», ci racconta con un pizzico di orgoglio. «Mi mancano le Oaks e il Gran Criterium e poi vorrei togliermi uno sfizio che mi gira in testa da qualche anno. Vorrei vincere il Gran Premio di Merano». Per l'ingegnere che ama Merano da sempre, è quasi d'obbligo partecipare ma sopratutto vincere la corsa delle corse in ostacoli d’Italia e forse in Europa. «Ci tengo a precisare che tutto questo non sarebbe potuto accadere se dietro a tutto ciò non ci fosse stato un team di altissimo livello tecnico. Mi riferisco al maestro Vittorio Caruso con cui ho passato anni splendidi e ricchi di vittorie. Come dimenticare il 2010 quando siamo riusciti a vincere più di due milioni ottocentomila euro al traguardo». Ci sono stati Raffaele Biondi e Bruno Grizzetti alle sue dipendenze e ora il presente si chiama Nicolò Simondi (una scommessa vinta dall'Ingegnere) che si avvale della supervisione del grande Piero.

Come detto,l'ingegnere ama Merano e nel mese di agosto oltre a godersi le vacanze fra piscina, tennis (epiche le sfide con gli amici meranesi) e cibo, vuol vedere qualche suo portacolori in pista a Maia. Bene, fra sabato e Domenica saranno tre gli alfieri dalla giubba rosa e verde a scendere sul tappeto smeraldo dell'ippodromo di via Palade. Uno è Azzurro Cobalto, un cavallo che aveva cominciato la carriera alla grandissima, vincendo tre corse e rimanendo imbattuto nel 2018 ma che un infortunio ne ha limitato il proseguo della carriera. «È rientrato molto bene a Roma nel giorno del Derby - spiega Diego Romeo - giungendo quarto nel Carlo D'Alessio e da quella prestazione penso che sia venuto molto avanti e quindi reputo sia difficilmente battibile nel contesto odierno. Greg Pass invece è un nobile decaduto che comunque getta sempre il cuore oltre l'ostacolo quando scende in pista. Sono convinto che possa fare bene anche lui, nel Premio delle Alpi. Domenica invece toccherà a Vanpire, un puledro fatto in casa, figlio del grande Worthadd e di Charming Woman, altra fattrice meravigliosa». Potete fidarvi dell'Ingegnere, perché non è abituato a perdere e quindi attendiamoci veleggiare il verde e rosa della scuderia Incolinx nella meravigliosa due giorni di Maia.

Il weekend.

A Maia si corre sia oggi sia domani. Questo pomeriggio otto corse con i clou del piano per fantini professionisti (Premio Terme Merano e Delle Alpi) ma anche la prima preparazione per il “Merano” (premio Creme Anglaise Memorial Giottoli). Domenica le corse sono sette (più la prima stagionale degli Haflinger), spicca il rientro in siepi di Live Your Life.













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